Colección SOLO: la mostra “The Garden of Earthly Delights”: dal 7 Ottobre al 27 Febbraio al Nave 16, Matadero Madrid.

Arte 4.0: La Colección SOLO e la mostra “The Garden of Earthly Delights”

Il 7 ottobre al Matadero Madrid, Nave 16, la Colección SOLO inaugura una straordinaria mostra dedicata all’arte 4.0. che sarà aperta al pubblico fino al 27 febbraio.
“The Garden of Earthly Delights” è un invito a rivisitare il lavoro di Bosch: una prospettiva contemporanea sul capolavoro del Maestro olandese. La mostra collettiva nasce infatti con lo scopo di rivisitare l’inesauribile fascino visivo e la ricchezza simbolica del trittico di Bosch, illustrando la capacità dell’opera di articolare una rappresentazione sociale dei nostri tempi. In esposizione si potranno ammirare le opere di quindici artisti internazionali, tra cui SMACK, Mario Klingemann, Miao Xiaochun, Cassie McQuater, Filip Custic, Lusesita e La Fura dels Baus-Carlus Padrissa.

Cassie McQuarter, Angela’s Flood, 2020. Courtesy of Colección SOLO. (Detail)

Da Bosch all’IA

L’intelligenza artificiale, l’animazione digitale, la sound art, pittura e Installazioni sono tutte protagoniste di questa esperienza espositiva che prende il via da un capolavoro della Storia dell’Arte – appunto “IIl giardino delle delizie”. SMACK, Mario Klingemann, Miao Xiaochun, Cassie McQuater, Filip Custic, Lusesita, La Fura dels Baus-Carlus Padrissa, Mu Pan, Dan Hernández, Cool 3D World, Sholim, Dustin Yellin, Enrique del Castillo, Dave Cooper e Davor Gromilovic offrono una prospettiva contemporanea sul capolavoro quattrocentesco.
I diversi approcci, i riferimenti evocativi e le rivisitazioni visionarie di queste opere contemporanee creano un’esperienza espositiva che vuole trasmettere ai visitatori la ricchezza narrativa del trittico originale, i suoi innumerevoli livelli di interpretazione, il potenziale simbolico e la capacità di articolare una rappresentazione sociale del presente.

Davor Gromilovic, Utopia Panorama, 2019. Courtesy of Colección SOLO.

Bosch reinterpretato con le nuove tecnologie e l’Intelligenza Artificiale: le opere in mostra

Una composizione sonora suonata da celluloide sommergerà il visitatore in questo giardino contemporaneo di delizie. Creato da Enrique del Castillo, originario di Jaen, in Spagna, quest’opera d’arte combina un lettore ottico sonoro e composizioni su pellicola 35mm, ha trasformato prestiti dai musicisti rinascimentali Josquin Des Prez e Adrian Willeart, che erano contemporanei di Hieronymus Bosch. L’installazione porta a una rielaborazione di “The Garden of Earthly Delights” creata utilizzando l’intelligenza artificiale dall’artista tedesco Mario Klingemann, pioniere globale nel campo dell’arte dell’intelligenza artificiale.

Sholim, Heaven x Hell Series, Heaven 1, 2020. Courtesy of Colección SOLO. (Detail)

Intitolata The Garden of Ephemeral Details, l’opera gioca in tempo reale con la percezione e la memoria dei visitatori e fa parte di “An Invitation for the Senses”, la prima area della mostra. Completa questa sezione un’installazione site specific realizzata per la mostra da La Fura dels Baus – Carlus Padrissa.
Scultura e pittura degli artisti Lusesita e Dave Cooper compongono Delicious Temptation, uno spazio dedicato a creazioni che spogliano satiricamente l’originale del suo tono moralistico, trasportandoci in un paradiso senza sensi di colpa. Nel frattempo, le GIF animate dell’artista serbo Sholim e l’animazione digitale del duo creativo, Cool 3D World, collocano lo spettatore nel terreno comune in cui si incontrano il surrealismo del XX secolo e Hieronymus Bosch.

Arte e intelligenza artificiale
Miao Xiachun, Microcosm, 2008. Courtesy of Colección SOLO.

L’artista cinese Miao Xiaochun ha ideato il video e l’immagine in nove pannelli presentati nell’area successiva, dedicata ai microcosmi e alle utopie che emergono da “The Garden of Earthly Delights”. Filip Custic, l’artista spagnolo dietro l’universo visivo della star del flamenco-trap Rosalía, presenta un’installazione video che condensa la storia dell’umanità e riflette su dove siamo diretti. Nel frattempo, una scultura collage di Dustin Yellin e un dipinto di Dan Hernández, che attinge all’estetica dei giochi arcade vintage, completano questa parte della mostra. Lo fanno insieme al lavoro dell’artista statunitense Cassie McQuater, che sfrutta i videogiochi degli anni ’90 per evocare elementi utopici del trittico originale.
Nuove storie e personaggi trovano la loro strada nei giardini contemporanei ripensati e rielaborati nelle creazioni di Davor Gromilovic e dell’artista taiwanese Mu Pan. Ora residente a New York, la rielaborazione di Mu Pan del trittico di Bosch offre una retrospettiva di carriera condensata in un unico dipinto.

SMACK, SPECULUM: Eden, 2019. Courtesy of Colección SOLO. (Detail)

Dalla Colección SOLO: SPECULUM

Il collettivo olandese SMACK presenta SPECULUM, un’animazione digitale di grande formato che completa The Garden of Earthly Delights, attraverso le opere di Colección SOLO. Come il dipinto originale, che, secondo alcuni storici dell’arte, è stato utilizzato ai suoi tempi come punto di partenza per la conversazione, SPECULUM invita a un dialogo stimolante su chi siamo e sulla società che abbiamo costruito.
Originariamente commissionato dallo Stedelijk Museum Breda (ex MOTI) e Colección SOLO, il trittico digitale rivela un giardino contemporaneo ricco di riferimenti alla cultura popolare, uno specchio grezzo del presente. Presentata su schermi di 21 metri di lunghezza, l’opera d’arte colloca il visitatore davanti a rappresentazioni spietate ma riconoscibili dell’Eden, del paradiso e dell’inferno. La mostra sarà accompagnata da un libro, edito da Colección SOLO, che esplora tutte le opere presentate, il loro rapporto con l’originale e il contesto del fascino contemporaneo con The Garden of Earthly Delights.

Per maggiori informazioni:  www.eljardindelasdelicias.art