Fiori Rubati

Inaugura mercoledì 29 settembre 2021, alle ore 18.30, la mostra Fiori Rubati negli spazi di Nonostante Marras. In esposizione, fino al 31 ottobre, 50 fotografie realizzate da Matteo Carassale. La curatela è stata affidata a Francesca Alfano Miglietti.

Le rose si sono svegliate di buon mattino per fiorire e sono fiorite per invecchiare. In un bocciolo hanno trovato la vita e la morte.
Pedro Calderón de la Barca

Carassale Fiori rubati

Queste fotografie ci portano subito in una dimensione tra sublime e bellezza e ci invitano a riflettere sul binomio intrinseco dei fiori, tra vitalità e decadimento in un continuo contrapporsi tra la fugacità dell’esistenza e l’immortalità della fotografia – come nelle parole di Pedro Calderón de la Barca. Ma queste fotografie di fiori – scatti rubati alla vitale natura – ci portano anche in una dimensione sospesa in cui gli scatti sembrano dipinti e avvolti in un’atmosfera che ne esalta la loro essenza.

La parola alla curatrice Francesca Alfano Miglietti

In questi Fiori rubati emerge lo stretto legame tra vita e morte, tra sottrazione e aggiunta, tra apparizione e scomparsa. Un tema ricorrente della poetica di Carassale: prendersi del tempo e volgere lo sguardo per osservare la meraviglia nascosta in ogni singolo soggetto. Osservazione e ammirazione. Queste sono le sue parole chiave”.

Luce e ombra, vita e declino in una cornice di eleganza: il fiore diventa per l’artista: “una carezza per curare le ferite inferte dal nostro senso di libertà che si divincola dal nostro corpo, un simbolo di bellezza da offrire e da ricevere nei momenti di difficoltà come memento e allo stesso tempo come augurio di rinascita”Matteo Carassale

Carassale Fiori rubati

Matteo Carassale, ligure di nascita e milanese d’adozione, collabora da più di vent’anni con riviste italiane e straniere nel settore dei giardini, interni, ritratti e cibo. In ambito artistico ha esposto in Italia e all’estero in vari musei e gallerie private.