Arte e nuove tecnologie: i vincitori della maratona creativa ARTathlon

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ARTathlon, la maratona creativa condotta dal MiC insieme a EY e Invitalia, è giunta al termine con la vittoria delle soluzioni innovative Museo Aperto e Museo Zeta.
Parte quindi la sperimentazione in musei, parchi archeologici e direzioni regionali.

Il Ministero della Cultura (MiC), attraverso la Direzione Generale Musei, insieme ad EY e in partnership con Invitalia – Agenzia Nazionale per lo Sviluppo hanno annunciato la vittoria della maratona creativa ARTathlon. Erano coinvolti più di 100 partecipanti, del team Cicerone, composto dalla startup Skylabs, con il suo progetto Museo Aperto. Al secondo posto il team Vasari, composto da Artrights e Lieucity, con la soluzione Museo Zeta.

ARTathlon: Le nuove sfide per il futuro

L’ARTathlon ha esplorato l’attualissimo – e utile – mondo delle tecnologie emergenti (Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet of Thing, Realtà Aumenta e Virtuale) avviato dal MiC. All’ultimo appuntamento, hanno partecipato 12 startup selezionate durante il primo evento della Maratona Creativa dello scorso dicembre 2020 e suddivise in 7 team: Team Cicerone (Skylabs), Team Dante (Cityopensources & Histories), Team Omero (Liberacta), Team Orazio (Fifth Ingenium & Chainblock), Team Plinio (Arternative & TroppART), Team Vasari (Artbackers & Lieucity) e Team Virgilio (The Thinking Cloud & Museum Mix).

Il primo posto

Al primo posto: la soluzione Museo Aperto, creata da Skylabs con lo scopo di offrire ai musei la possibilità di ripensare la propria offerta culturale grazie a percorsi formativi e interattivi per i giovani visitatori. Basata sull’uso di innovative tecniche di intelligenza artificiale, che vengono coniugate a una rete di conoscenza tramite un Knowledge Graph, una tecnica di interconnessione di dati provenienti da differenti fonti al fine di fornire un unico layer per abilitare la fruizione delle informazioni e per la realizzazione di analytics. Il valore aggiunto di questo progetto, secondo la giuria, è quello di aver creato una soluzione innovativa che però risponde ad una necessità concreta dei visitatori dei musei, proponendo anche una formula educativa, sempre molto importante.

Molto interessante anche la proposta di Artbackers e Lieucity – Museo Zeta, incentrata sul concetto di community permettendo agli utenti di condividere la propria passione per l’arte. È la prima piattaforma digitale che unisce la realtà fisica e quella virtuale dando la possibilità a tutti gli appassionati di creare il proprio museo personale selezionando le opere preferite dai vari musei italiani, nella loro fisicità e in versione virtuale. Museo Zeta è stata premiata dalla giuria per la sua capacità di stimolare le persone mettendo la tecnologia al servizio della creatività di ognuno.

La giuria di esperti era composta dalla dott.ssa Laura Moro direttrice dell’Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale – Digital Library del MiC, dalla dott.ssa Daniela Patuzzi responsabile della Service Unit SelfiEmployment di Invitalia e da Dario Bergamo Partner EY Leader MED per il Governament & il Public Sectors.
Il percorso dei team vincitori proseguirà con il supporto del MiC, Invitalia e EY nella sperimentazione presso i siti di Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini e Galleria Corsini, Parco Archeologico dell’Appia Antica e con la Direzione Regionale Musei Toscana.

La parola a Talitha Vassalli di Dachenhausen, Dirigente del Servizio II – Sistema museale nazionale del MiC

Creare nuove narrazioni e innovativi percorsi di valorizzazione attraverso il coinvolgimento di diverse competenze e professionalità per ampliare le modalità di fruizione, digitale oltre che fisica, del patrimonio culturale, esigenza che si sta rafforzando in tempi emergenziali. “Ampliare il target dei pubblici a favore delle nuove generazioni nell’ottica di una politica culturale inclusiva e partecipativa, incrementando la loro presenza sui canali di comunicazione social e creando una community, grazie a strumenti stimolanti come la gamification e l’interattività.”

La parola a Giuseppe Perrone, EY Consulting Italy Innovation Leader “

“Grazie al paradigma dell’Open Innovation è stato possibile abilitare proficuamente la co-creazione tra attori con estrazioni differenti come startupper, dipendenti del MiC e studenti universitari. In un contesto diverso non avremmo avuto lo stesso fermento di idee disruptive che hanno portato alla creazione di soluzioni davvero innovative. Molte tecnologie considerate emergenti in realtà hanno già raggiunto un buono status di maturità rendendole oggi soluzioni ideali per avvicinare un’esperienza come quella museale alle nuove generazioni. Ma non solo. Innovazioni come quelle proposte dai numerosi partecipanti di ARTathlon permettono di abilitare la visita di opere e luoghi difficilmente raggiungibili da un grande numero di visitatori e di creare un ecosistema virtuoso tra tutti i diversi attori della filiera Culturale”.

La parola a Federica Garbolino, responsabile dell’area

“Abbiamo partecipato con entusiasmo al progetto Artathlon in perfetta sintonia con le attività di Invitalia. Sviluppo mercato e servizi” di Invitalia. “Due le ragioni: da una parte sosteniamo l’innovazione tecnologica e la creatività applicata alla cultura, dall’altra ci impegniamo da anni in attività di business matching, open innovation, networking a complemento degli incentivi, che contribuiscono a realizzare la nostra missione di Agenzia di Sviluppo. Siamo i primi a credere nella contaminazione di discipline, idee e contesti e siamo pronti a sostenere i team vincitori con i nostri servizi e finanziamenti in linea con l’intervento Cultura 4.0 previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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