Analisi Spettrografiche innovative per otto dipinti del Longhi

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Analisi Spettrografiche innovative per otto dipinti del Longhi
Analisi Spettrografiche innovative per otto dipinti del Longhi

ANALISI SPETTROGRAFICHE INNOVATIVE PER OTTO DIPINTI DEL LONGHI

MUSEO DEL SETTECENTO VENEZIANO
CA’ REZZONICO
ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA
CENTRE FOR CULTURAL HERITAGE TECHNOLOGY

“Grazie a un protocollo d’intesa siglato da Fondazione Musei Civici di Venezia e IIT Istituto Italiano di Tecnologia alcune opere custodite nel Museo del Settecento Veneziano a Ca’ Rezzonico sono in questi giorni sottoposte ad analisi spettrografiche con mezzi innovativi, a sostegno di corrette attribuzioni e interesse storiografico”.

Analisi Spettrografiche innovative per otto dipinti del Longhi
Analisi Spettrografiche innovative per otto dipinti del Longhi

Centre for Cultural Heritage Technology

I ricercatori del Centre for Cultural Heritage Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia hanno sperimentando le potenzialità della camera iperspettrale nello studio dei dipinti del Settecento veneziano nelle sale del Museo di Ca’ Rezzonico. Questa avanzata tecnologia si avvale di un particolare modello di camera sviluppato da uno spin-off del Politecnico di Milano, azionata in un regime di luce controllata, che permette l’analisi complessiva dell’opera, quindi non solo di alcuni dettagli, senza che questa venga rimossa o toccata.

Analisi Spettrografiche sui dipinti del Longhi

La prima analisi è stata eseguita su otto opere di Pietro Longhi (1701-1785), ed in seguito sarà applicata anche ad altre opere individuate dai conservatori di Ca’ Rezzonico. L’obiettivo è di arrivare ad una esatta attribuzione dei dipinti in ogni loro aspetto, ripercorrendo le diverse fasi della carriera dell’artista, dalle opere giovanili agli ultimi lavori.

L’uso finora inedito di questa nuova tecnologia, particolarmente stabile e accurata, attraverso l’analisi della luce restituita dalla superficie dell’opera fornisce informazioni sulla specificità dei pigmenti usati dall’artista e di altre componenti pittoriche che sfuggono all’occhio umano.

MUVE e Istituto Italiano di Tecnologia

“La convenzione tra Fondazione MUVE e Istituto Italiano di Tecnologia nasce dal perseguimento della Fondazione di azioni di valorizzazione del patrimonio museale anche attraverso progetti collaborativi di ricerca e di promozione e divulgazione scientifica. Questo di Ca’ Rezzonico è il primo atto di un progetto di condivisione di conoscenze e strumenti innovativi e traversali verso obiettivi comuni di conoscenza e conservazione del patrimonio storico e artistico e di sviluppo delle tecnologie e del sapere scientifico, che coinvolgerà altre sedi museali e altre opere, non solo pittoriche”.

L’attività di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia si sviluppa nei Central Research Laboratories di Genova e in altri 11 centri di ricerca distribuiti sul territorio nazionale, fra questi il Center for Cultural Heritage Technology – CCHT (situato a Venezia all’interno dell’Università di Ca’ Foscari) che ha lo scopo di ricercare e promuovere nuove tecnologie d’avanguardia per l’analisi e la conservazione dei beni culturali.