La mostra personale Memotopography dell’artista cubano Carlos Garaicoa

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Carlos Garaicoa Fin de Silencio/ End of Silence, 2010 Installation. 7 tapestries, 2 Mini DVD video transferred on DVD ambient size; video 15' 45'' looped Courtesy Galleria Continua
Carlos Garaicoa Fin de Silencio/ End of Silence, 2010 Installation. 7 tapestries, 2 Mini DVD video transferred on DVD ambient size; video 15' 45'' looped Courtesy Galleria Continua (C) Samuel Berrettini

EMOTOPOGRAPHY

Il nuovo progetto espositivo di Carlos Garaicoa porta l’arte contemporanea nel cuore di Lerici Music Festival a cura di Carlo Orsini in collaborazione con Galleria Continua

26 luglio – 11 agosto 2024 – Villa Marigola, Lerici

Lerici Music Festival presenta, da venerdì 26 luglio a domenica 11 agosto 2024, la mostra personale Memotopography dell’artista cubano Carlos Garaicoa (L’Avana, 1967), che per la prima volta pone l’arte contemporanea in dialogo con la kermesse di musica internazionale che annualmente prende vita nella suggestiva cornice del Golfo dei Poeti.

La mostra, a cura di Carlo Orsini e realizzata in collaborazione con Galleria Continua, dialoga con il tema dell’ottava edizione di Lerici Music Festival in una riflessione condivisa dedicata al concetto di memoria. Il percorso espositivo traccia un itinerario in tre sale che attraversa il lavoro visivo e sonoro di Carlos Garaicoa, puntando i riflettori sull’idea di spazio architettonico come luogo di accadimenti in grado di plasmare il ritmo vitale di coloro che la abitano. L’approccio multidisciplinare dell’artista esplora tematiche legate alla cultura e alla politica attraverso l’architettura e l’urbanistica, rivelando i molti punti di contatto tra la dimensione dell’abitare e l’idea di memoria che ne deriva.

Memotopography prende vita negli spazi di Villa Marigola, tra le sedi storiche del Lerici Music Festival. L’edificio, nato nella seconda meta del XVIII secolo come luogo di villeggiatura e impreziosito dalle suggestive vedute di Lerici e dei suoi dintorni, diviene nella lettura di Carlos Garaicoa una proiezione simbolica del modo in cui l’architettura incarni gli assetti sociali della societa che rappresenta.

Carlos GaraicoaDe la serie Puzzles: Monte y Matadero, 2022
Electrostatic photography printed on methacrylate and
Dibond, Forex, wood and
metal
Courtesy Galleria Continua
Carlos Garaicoa
De la serie Puzzles: Monte y Matadero, 2022
Electrostatic photography printed on methacrylate and
Dibond, Forex, wood and
metal
Courtesy Galleria Continua

L’apertura della mostra e in programma per venerdì 26 luglio 2024 con un evento serale aperto al pubblico. Il programma include, alle ore 18.30, la proiezione di Abismo, l’opera video di Carlos Garaicoa che parte dall’ossessione di Adolf Hitler per la musica classica per impostare una riflessione sulla forza resiliente del pensiero libero e creativo. La colonna sonora del video che riprende il terzo movimento del Quatuor Pour La Fin du Temps di Olivier Messiaen del 1941 intitolato Abisso – Abismo in spagnolo – e interpretata dal vivo per l’occasione dalla clarinettista Mahé Marty, moglie dell’artista.

La serata prosegue alle 21.15 con l’interpretazione del Quatuor Pour La Fin du Temps di Olivier Messiaen nella sua interezza affidata al quartetto composto da Alexander Bedenko (clarinetto), Alberto Bologni (violino), Alexey Zhilin (violoncello), Massimo Spada (pianoforte). La mostra si inserisce nel ricco e variegato programma di Lerici Music Festival come prezioso momento di dialogo e correlazione tra diverse forme creative. La vocazione artistica del territorio di Lerici apre la strada a un nuovo percorso progettuale che congiunge le arti visive e musicali, generando occasioni per coltivare nuove collaborazioni con artisti, gallerie, curatori, collezionisti e operatori di settore.

L’ARTISTA: Carlos Garaicoa

Carlos Garaicoa, nato a La Habana (Cuba) nel 1967, ha studiato termodinamica e successivamente pittura presso l’Instituto Superior de Arte dell’Avana (1989 – 1994). Attualmente vive e lavora tra L’Avana e Madrid. Garaicoa ha sviluppato un dialogo tra arte e spazio urbano attraverso il quale indaga la struttura sociale delle nostre citta in termini di architettura. Utilizza un approccio multidisciplinare per affrontare questioni di cultura e politica, in particolare cubana, attraverso lo studio dell’architettura, dell’urbanistica e della storia. Il suo soggetto principale e sempre stata la citta dell’Avana. Giocando con sculture, disegni, video e fotografie incentrati sull’ironia e la disperazione, Garaicoa ha trovato nelle sue installazioni, per le quali utilizza spesso una grande varieta di materiali, un modo per criticare l’architettura utopica modernista e il crollo delle ideologie del XX secolo, approfondendo il concetto di citta come spazio simbolico.

Carlos GaraicoaLas Raíces del Mundo, 2018
inox steel buildings, knives
Courtesy Galleria Continua
Carlos Garaicoa
Las Raíces del Mundo, 2018
inox steel buildings, knives
Courtesy Galleria Continua

Tra le sue piu importanti mostre personali si segnalano quelle alla Rocca Maggiore di Assisi (2024), Brownstone Foundation, Parigi (2022), PEM Peadoby Essex Museum, Salem (2021), SCAD Museum of Art, Savannah (2020); Lunds Konsthall e Skissernass Museum, Lund (2019); Parasol Unit Foundation, Londra (2018); Fondazione Merz, Torino (2017); MAAT, Lisbona (2017); Azkuna Zentroa, Bilbao (2017); Museum Villa Stuck, Monaco di Baviera (2016); Nasjonalmuseet, Oslo (2015); CA2M Centro de Arte Dos de Mayo, Mo stoles, Madrid (2014); Fundacio n Botì n, Santander (2014); NC-Arte e FLORA ars + natura, Bogota (2014); Kunsthaus Baselland Muttenz, Basilea(2012); Kunstverein Braunschweig, Brunswick, Germania (2012); Contemporary Art Museum, Institute for Research in Art, Tampa (2007); H. F. Johnson Museum of Art, Cornell University, Ithaca, New York (2011); Stedelijk Museum Bureau Amsterdam (SMBA), Amsterdam (2010); Centre d’Art la Panera, Le rida (2011); Centro de Arte Contempora neo de Caja de Burgos (CAB), Burgos (2011); National Museum of Contemporary Art (EMST), Atene (2011); Inhotim Instituto de Arte Contempora neo, Brumadinho (2012); Caixa Cultural, Rì o de Janeiro (2008); Museo ICO (2012) e Matadero (2010), Madrid; IMMA, Dublino (2010); Palau de la Virreina, Barcellona (2006); Museum of Contemporary Art (M. O.C.A), Los Angeles (2005); Biblioteca Luis A ngel Arango, Bogota (2000). Ha partecipato a prestigiosi eventi internazionali come: la Biennale di Cuenca (2023), le Biennali dell’Avana (1991, 1994, 1997, 2000, 2003, 2009, 2012, 2015), Shanghai (2010), San Paolo (1998, 2004), Venezia (2009, 2005), Johannesburg (1995), Liverpool (2006) e Mosca (2005), le Triennali di Auckland (2007), San Juan (2004), Yokohama (2001) e Echigo- Tsumari (2012); Documenta 11 (2003) e 14 (2017) e PhotoEspan a 12 (2012). Ha ricevuto il PEM Prize 2021 e nel 2005 il XXXIX Premio Internazionale d’Arte Contemporanea – Fondazione Principe Pierre di Monaco e il Katherine S. Marmor Award di Los Angeles.