Al MAN di Nuoro il 2024 è nel segno dell’arte e del mondo naturale

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MAN di Nuoro - DIORAMA
MAN di Nuoro - DIORAMA

Dopo un anno di ricerca dedicato al binomio arte-architettura, il MAN di Nuoro è lieto di presentare un programma che, per il 2024, sarà concentrato attorno a un tema di grande attualità. In un momento di cambiamenti climatici e di nuove politiche energetiche e ambientali, sarà importante ripensare il nostro rapporto con il mondo e le sue trasformazioni, affidando all’arte e ai suoi linguaggi un racconto che prefiguri, idealmente, la nostra relazione con l’ambiente naturale. Il Museo, come osservatorio di situazioni correnti, luogo di elaborazione di contenuti e amplificazione di argomenti fondamentali per la collettività, continuerà a farsi promotore di riflessioni che stimolino il dibattito, il confronto e, soprattutto, la crescita; come avvenuto nel caso della mostra sulla genesi di Guernica di Picasso o del significativo progetto focalizzato sulla storia della Scalinata di Odessa.

Mostre al MAN di Nuoro in corso fino al 3 marzo 2024

GIOTTO | FONTANA Lo Spazio D’oro. Dialogo Fra Due Capolavori

IL RESTO DELL’ALBA  Pininfarina Architecture e Patrick Tuttofuoco

a cura di Maddalena d’Alfonso

NIVOLA PINTORI FANCELLO Tre maestri sardi all’ISIA di Monza

In collaborazione con Museo Civico Salvatore Fancello di Dorgali

CRISTIAN CHIRONI | Abitare è un linguaggio

29 Marzo – 16 Giugno 2024: Le affinità immaginate

Opere dalla collezione del MAN. Appartenenze #3

Il MAN di Nuoro torna a presentare i capolavori della sua collezione storica in un allestimento ampio e completo, riletto alla luce di nuove indagini e all’indomani della pubblicazione del catalogo, edito da Officina Libraria con il titolo “100 Capolavori dalla collezione del MAN”. Una ricognizione a 360 gradi fra acquisizioni, donazioni e comodati, permetterà di leggere in modo differente le connessioni fra soggetti e autori, iconografie e varianti. L’allestimento ispirato a una sorta di macchina del tempo – diversamente dal classico andamento cronologico – creerà cortocircuiti, andate e ritorni, flashback e salti nel contemporaneo – al fine di stimolare nel visitatore una nuova riflessione su possibili connessioni, affinità, eredità di stile o di contenuto.

Micol Roubini. La montagna magica
Micol Roubini. La montagna magica

Project Room: Micol Roubini. La montagna magica.

un progetto di Micol Roubini con Lo schermo dell’arte _ a cura di Gabi Scardi

Vincitore del Bando Italian Council

Opera video installativa, ambientata nella cava d’amianto dismessa di Balangero, a una trentina di chilometri da Torino. L’opera analizza la fitta rete di relazioni tra uomo e territorio, un vero e proprio ecosistema che si estende dalla cava fino ai piccoli centri abitati alle sue pendici. Nell’opera video confluiscono tre momenti: l’immaginario onirico di chi oggi abita a ridosso dell’ex-cava, il processo di colonizzazione dei terreni contaminati da parte di piante e licheni e le suggestioni all’origine della storia stessa dell’utilizzo dell’amianto, minerale che fin dai tempi antichi è stato considerato magico per le sue straordinarie proprietà ignifughe.

Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Giorgio Andreotta Calò | In girum imus nocte

Vincitore del Bando PAC

L’opera Produttivo è il risultato di una serie di carotaggi che l’artista ha reperito presso l’archivio della storica società Carbosulcis S.p.a., ultima attiva in Italia nell’estrazione del carbone e che ha terminato la sua attività mineraria nel 2017. Estratti nell’area del Sulcis Iglesiente, i campioni di terra, minerali e depositi organici ricavati della perforazione e dalla campionatura del suolo, fino a una profondità di oltre 400 metri sotto il livello del mare, hanno raggiunto circa 2000 metri lineari di materia riordinata in segmenti, analizzati e ricomposti secondo i metodi di un sondaggio geognostico. Al di là del processo tecnico e dell’indagine svolta da Andreotta Calò dal 2013 al 2018, tali carotaggi divengono simbolo di una storia sociale, quella della comunità di minatori e pescatori del Sulcis e della crisi identitaria del loro comparto; ma diventano simbolo di un patrimonio collettivo e di un riuso di vestigia destinate allo smaltimento. L’impegno ecologico sposa l’indagine sociale nel film In girum imus nocte, girato dall’artista in notturna sulle tracce di un cammino svolto accanto ai lavoratori nella miniera di Carbosulcis e che è entrato, insieme alle sculture Pinna Nobilis e Dogod, nella collezione del MAN grazie al bando PAC del Ministero, vinto nel 2023. 

Valentina Medda : THE LAST LAMENTATION | Performance, Video, Installation

Vincitore del Bando Italian Council

Crocevia delle diaspore odierne, il Mare riverbera attraverso la ricostruzione corale di una performance ispirata all’antica tradizione dei lutti professionali, che collega il lamento della Sardegna -terra natale dell’artista- con quello dei paesi vicini. Concepito come un rito a cui partecipare più che come uno spettacolo da guardare, l’Ultimo Compianto è un pianto condiviso che racconta la tragedia del mare e raggiunge l’intero bacino del Mediterraneo. Orchestrato da 15 donne che, dando le spalle al pubblico, scandiscono il paesaggio attraverso le loro oscure presenze, il rituale è costituito da una partitura vocale e coreografica ripetitiva e ipnotica che rielabora i codici rituali in forme contemporanee e astratte, gesti semplici che ibridano il vocabolario della danza con segni provenienti dal patrimonio archeologico ed etnografico, un linguaggio preverbale che, in un crescendo, mira a trovare un momento culminante e si sviluppa da un respiro in un sospiro e in un pianto. 

Marzo 2024 – OPEN CALL | Seconda edizione

Ritorno a Monte Verità – Residenza per giovani artisti sardi extra moenia, sulla collina dell’utopia | Residenza per artisti svizzeri in Sardegna.

17-25 Maggio 2024 – VIRGILIO SIENI | Scuola estiva sull’arte del gesto. La celebre compagnia di danza torna per una settimana di performance aperte alla cittadinanza, fra Piazza Satta, la Solitudine e il Nuraghe di Tanca Manna.

Estate 2024 Extra Moenia – Leonardo Boscani. ISKRA. Flotta culturale

Una residenza per artisti in viaggio lungo le coste della Sardegna e poi nell’entroterra, per documentare memorie di luoghi remoti.

DIORAMA

28 Giugno – 10 Novembre 2023: DIORAMA. Generazione terra_Generation Earth

Dopo il grande successo di critica e di pubblico della mostra Sensorama del 2022, il museo propone per l’estate 2024 un nuovo, gigantesco ambiente che, dipanandosi su tutti i piani dell’edificio, evochi un viaggio, un attraversamento di opere d’arte site specific, legate fra loro da un unico tema attuale. L’idea – suffragata anche da indiscutibili ragioni scientifiche – che la nostra generazione sia la prima costretta a confrontarsi con l’ipotesi realistica della fine della specie, comporta un forte senso di smarrimento e ansia. Rovesciando tale prospettiva la proposta di “Diorama”, offre una sequenza di ambienti che ospitano le visioni di artisti internazionali, le cui opere, realizzate con media diversi, prospettano l’immagine di una natura trasformata, manipolata o appositamente ricreata quale riflesso indiretto della nuova realtà che si sta determinando. Le trasformazioni e i cambiamenti in atto, si pongono oltre la natura stessa, diventando “altro” e caricandosi di nuovi significati. Se il degrado dell’ambiente naturale è sotto gli occhi di tutti, gli artisti possono invitarci ad invertire la rotta, gettando le basi per un nuovo immaginario. Come una produzione in serra, la natura viene qui ricreata e imitata, immortalata e proposta in quell’istante ritenuto più rappresentativo ed evocativo. Fissata in una forma scultorea o sigillata nel circuito del tessuto, riproposta dalla sensibilità dell’intelligenza artificiale acquisisce un insolito dinamismo e una nuova realtà. Il pubblico abiterà, di stanza in stanza, nuovi orizzonti, punteggiati di altri soli e altre stelle.

22 Novembre 2024 – Marzo 2025: Come un petalo a forma di spillo

Per la fine di un anno dedicato a ripensare la natura in una modalità di convivenza e nuove pratiche virtuose, il MAN presenterà un ciclo di mostre personali con protagonisti di primo piano dell’arte contemporanea italiana e internazionale, sensibili al tema corrente dell’ecologia e del nostro abitare il pianeta. 

Christiane Löhr, Una Szeemann, Alessandro Biggio e Gregorio Botta presenteranno quattro diversi percorsi inediti, studiati per il museo, dove si rifletterà sull’arte che custodisce, conserva, testimonia, ma anche re-immagina la terra.