Natale ci offre un momento di riflessione, di pausa ma anche di divertimento, di raccoglimento con sé stessi ma anche di apertura verso gli altri. In ognuna di queste occasioni, visitare una mostra d’arte può essere un’ottima idea: da soli o in compagnia, da regalare o regalarsi. NotiziArte ne ha selezionato dieci da consigliarvi, aperte durante il periodo natalizio.
Strade e storie: il Giappone di Hokusai e Hiroshige
Bagnacavallo, Museo Civico delle Cappuccine
Fino al 14 gennaio
La mostra indaga e documenta la storia della tecnica della xilografia “ukiyo-e” e di alcuni dei più importanti maestri che vi si sono dedicati – Hokusai e Hiroshige – divenuti ben noti anche in Europa quando alcune loro opere furono di ispirazione per gli impressionisti e più in generale per gli artisti che da metà dell’Ottocento si dimostrarono più aperti al rinnovamento della pittura.
Ukiyo-e, termine che significa letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, descrive il genere artistico, fiorito tra il XVII e XIX secolo, che aveva inizialmente una connotazione edonistica associata ai momenti piacevoli che gli abitanti delle città trascorrevano dedicandosi a piaceri transitori della vita, e in quest’ottica la raffigurazione del paesaggio era rilegata alla funzione di sfondo ai personaggi ritratti. Dagli anni Trenta dell’Ottocento, con la pubblicazione delle Trentasei vedute del Fuji di Hokusai e delle Cinquantatre stazioni della Tōkaidō di Hiroshige, improvvisamente la raffigurazione del paesaggio assunse una nuova importanza, divenendo soggetto principale degli ukiyo-e.
Da Monet a Matisse. French Moderns, 1850–1950
Padova, Palazzo Zabarella
Fino al 12 maggio 2024
La mostra racconta uno dei secoli più affascinanti della storia dell’arte, quando gli artisti si allontanarono dalla tradizione artistica accademica per concentrarsi su soggetti della vita quotidiana. Ma celebra anche la Francia come centro artistico del modernismo internazionale dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento. Nel percorso 59 opere provenienti dalla straordinaria collezione europea del Brooklyn Museum, il secondo museo d’arte di New York e uno tra i più grandi degli Stati Uniti. Inoltre, è considerato un pioniere tra le istituzioni di raccolta americane e riconosciuto come uno dei principali depositari del modernismo francese del nord America.
Pittura segreta e Michele Moro
Bassano del Grappa, Fondazione THE BANK ETS
Fino al 29 febbraio
Un focus sulla pittura italiana contemporanea con la collettiva Pittura segreta nella gallery #1 della Fondazione THE BANK ETS: opere di oltre sessanta pittrici e pittori contemporanei facenti parte della collezione permanente, per una disamina che va oltre le geografie e le dinamiche del mercato, ponendo in primo piano la qualità della ricerca, con una particolare attenzione anche agli autori outsider. La gallery #2 è riservata all’artista Michele Moro con una galleria di ritratti dove ogni esistenza è presentata come un’opera d’arte, ricordando che per viverla appieno occorre affrontare sfide difficili, tentando l’impossibile per guadagnarsi una personale Champions League.
Tutti i pittori riuniti, tutt’altro che in difesa della tradizione contro il progresso, dell’ordine contro l’avventura, riflettono direttamente o incidentalmente sui problemi legati al medium, alla metapittura, al rapporto tra figurazione e astrazione.
Mario Sironi. Solennità e tormento
Modena, Galleria BPER Banca
Fino al 4 febbraio 2024
Il percorso espositivo riunisce opere rappresentative delle attività che caratterizzano l’esperienza artistica di Sironi, come l’arte pubblica e la pittura murale, la scenografica, la pittura da cavalletto, l’illustrazione, il disegno e il collage. Allo stesso tempo, la selezione presenta le principali tematiche che si possono riscontrare nella produzione dell’artista, come la figura umana, le nature morte, le composizioni, i paesaggi urbani, i lavori preparatori su supporti occasionali e i bozzetti e gli studi per le decorazioni.
Plutone / Proserpina
Carrara, mudaC | museo delle arti
Fino al 3 marzo 2024
La mostra presenta alcune opere di Quayola, artista conosciuto in tutto il mondo per le sue installazioni che mettono in relazione medium tecnologico con materiali tradizionali e artificiali, iconografia classica e sperimentazione digitale. Negli ultimi anni ha scelto proprio Carrara come luogo di sperimentazione creativa tra artigianato e robotica. Nel percorso espositivo il braccio robotico si fa strada attraverso la materia utilizzando complesse strategie computazionali. La mano dell’artista è sostituita dalla gestualità algoritmica della macchina che permette un infinito numero di possibilità praticabili.
Liberty. Torino capitale
Torino, Palazzo Madama
Fino al 10 giugno 2024
L’esposizione racconta con un centinaio di opere il fondamentale ruolo di Torino per l’affermarsi del Liberty, un’arte che nella capitale sabauda diviene il fulcro di una storia che travolge ogni aspetto della vita e della società, definendo un’esperienza architettonica e artistica che dalle suggestioni torinesi si diffonderà in tutto il mondo.
Un allestimento emozionante e coinvolgente che affronta ogni aspetto delle manifestazioni artistiche del Liberty in modo del tutto originale e inedito, consentendo al visitatore di comprendere appieno i meccanismi della creazione architettonica ed estetica, potendo per la prima volta percepire il farsi delle opere, siano esse di architettura, di design d’interni, pitture, sculture, lavori grafici o di decorazione, oggetti d’uso, testi letterari, poesia o musica, tutti lavori caratterizzati dalla particolarissima linea strutturale della natura, generatrice eterna di forme.
Ritratto in due tempi
Cento, Civica Pinacoteca il Guercino
Fino al 17 marzo 2024
La mostra è un focus sul tema del ritratto con capolavori del Seicento emiliano e opere inedite dell’artista contemporaneo Nicola Samorì. A partire da opere di antichi maestri, tra fugacità di sguardi e provvisorietà dei gesti, si sviluppa la ricerca di Nicola Samorì, le cui quattro opere inedite qui esposte derivano dallo studio del Guercino e da un’assidua frequentazione dell’opera di Cantarini, che per un mese ha “abitato” il suo laboratorio di Bagnacavallo. «Una serie di piccoli dipinti su pietra, su onice, ci parlano di sguardi e ferite, di stratificazione del tempo e dei tempi», come scrive il curatore Massimo Pulini.
Lorenzo Lotto. Incontri immaginati
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo
Fino al 7 aprile 2024
Grazie a prestiti straordinari, questa mostra ci parla di uno dei più affascinanti protagonisti della storia dell’arte e, insieme, racconta di quegli incontri di temi, modi, ispirazioni e di talento che oggi, secoli dopo, continua ad affascinarci, attraverso dialoghi proposti con alcuni capolavori della Collezione. Il protagonista è dunque Lorenzo Lotto e gli incontri sono quelli con i maestri, pressoché coetanei, del Cinquecento bresciano quali Savoldo, Romanino e Moretto. Il percorso, all’interno delle sale della Pinacoteca, si crea grazie a cinque opere del genio del Cinquecento veneziano, quattro provenienti da prestiti e una presente nella Collezione Tosio.
(TRA)SH
Lugano, KROMYA Art Gallery
Fino al 26 gennaio 2024
Pietro Terzini è un artista pop che declina le sue idee concettuali su diversi formati e supporti, dal quadro fine art all’opera digitale, dal DM (Direct Message, il messaggio diretto tra gli utenti dei social media) al meme (immagini, video o testi virali che si diffondono rapidamente nelle piattaforme online).
Il titolo della mostra, (TRA)SH, allude al medium espressivo utilizzato per realizzare lo sfondo delle opere, cioè i sacchetti, le scatole, i contenitori dei più grandi marchi internazionali di moda e design che, dopo essere diventati materiali di “scarto”, “trash”, “immondizia di lusso”, vengono riattivati e trasformati in “arte” (TRA=ART), cioè oggetto di valore, attraverso una operazione dadaista di recupero, decostruzione e ricostruzione.
Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento
Vicenza, Gallerie d’Italia
Fino al 7 aprile 2024
Il titolo richiama una delle acconciature più spettacolari e famose della storia, quella dell’imperatrice Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio, mentre il tema della mostra affronta per la prima volta con taglio monografico un aspetto fondamentale dell’arte, della cultura, della società e degli studi antiquari del Rinascimento: le acconciature femminili.
Attraverso una selezione di opere ad ampio raggio, dai busti imperiali a quelli rinascimentali, dai quadri alle sculture, dalle antiche monete alle medaglie moderne, dai disegni ai volumi a stampa (con una finale appendice neoclassica), si cercherà di ricostruire il mondo affascinante e complesso delle capigliature del Quattro e Cinquecento, le possibilità artistiche che hanno offerto e la loro importanza nella società e nella moda italiana.