Le meravigliose opere di Lorenzo Lotto in mostra alla Pinacoteca Tosio Martinengo

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Alessandro Bonvicino detto il Moretto
Cena in Emmaus
1527 circa, olio su tela
Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia
Alessandro Bonvicino detto il Moretto
Cena in Emmaus
1527 circa, olio su tela
Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia

I colori, le emozioni e i gesti di Lorenzo Lotto in mostra

I colori, le emozioni e i gesti di Lorenzo Lotto, un percorso di bellezza e una possibilità di rileggere alcuni dei capolavori della collezione attraverso incontri immaginati tra Lotto, Savoldo, Romanino e Moretto. Il fascino della storia dell’arte nasce dalle opere, dagli autori e si arricchisce dagli incontri, reali e ideali, avvenuti o immaginati; incontri di temi, modi, ispirazioni, di un sentire comune e di talento che oggi, secoli dopo, continua ad affascinarci, seguita a farci pensare a quegli artisti come a dei maestri e a quegli incontri con incanto.

Lorenzo Lotto. Incontri immaginati di Pinacoteca Tosio Martinengo rinnova quella meraviglia, grazie a prestiti straordinari, ci parla di uno dei più affascinanti protagonisti della storia dell’arte e, insieme, racconta di quegli incontri, attraverso dialoghi proposti con alcuni capolavori della Collezione. Il protagonista è dunque Lorenzo Lotto (1480 – 1556/1557) e gli incontri sono quelli con i maestri, pressoché coetanei, del Cinquecento bresciano quali Savoldo (1480 circa – post 1548), Romanino (1484 circa – 1566) e Moretto (1492-1495 circa – 1554). Il percorso, all’interno delle sale della Pinacoteca, si crea grazie a cinque opere del genio del Cinquecento veneziano, quattro provenienti da prestiti e una presente nella Collezione Tosio. Il nuovo progetto di Fondazione Brescia Musei, dal 1 dicembre 2023 al 7 aprile 2024, rappresenta il culmine dell’offerta culturale che Brescia Musei ha organizzato nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura e coinvolge i visitatori, anche grazie a una serie di iniziative didattiche, dal periodo natalizio alla primavera.

Lorenzo Lotto
I Santi Rocco, Cristoforo e Sebastiano
1533/1535, olio su tela
Basilica della Santa Casa, Loreto
Lorenzo Lotto
I Santi Rocco, Cristoforo e Sebastiano
1533/1535, olio su tela
Basilica della Santa Casa, Loreto

Lotto, Savoldo, Moretto e Romanino

È del 1528 la lettera di Lotto a Moretto per chiedere aiuto nell’impresa dei cartoni per il coro della cattedrale di Bergamo: dal documento si evince che tra i due esisteva un consolidato rapporto di stima e, si direbbe, di amicizia, che risaliva probabilmente a qualche anno prima. Non vi sono ulteriori attestazioni di contatti diretti fra Lotto e i maestri bresciani, anche se ovviamente la loro presenza in contemporanea in diverse città dei domini veneziani di terraferma – nonché, almeno per Savoldo, in laguna – abbozza i tracciati di incontri, appunto “immaginati”, e di una conoscenza reciproca, se non personale, certo mediata dalle opere d’arte di destinazione pubblica, a cominciare dalle pale d’altare. La luce, i gesti, l’espressività, il colore, i temi, alcune soluzioni stilistiche, certamente la vicinanza cronologica e la frequentazione in terre dominate da Venezia sono solo alcune delle caratteristiche proprie degli artisti che questa mostra fa incontrare: Lotto e Savoldo, Lotto e Moretto, Lotto e Romanino. Poi, come sempre succede in un museo, nuovi incontri si realizzano tra i prestiti e le opere della collezione, anche grazie agli sguardi, alla curiosità e all’intuito dei visitatori.

Questo progetto vuole essere un suggerimento di meraviglie, di incontri prima di tutto intorno alla sensibilità che forse è il trait d’union per leggere l’opera di Lotto insieme a quella di Savoldo, Moretto e Romanino: modi di fare pittura che hanno trovato nella rappresentazione delle figure, personalissime e sempre umanissime trasposizioni.

Lorenzo Lotto
, Adorazione dei pastori
1530, olio su tela
Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia
Lorenzo Lotto
, Adorazione dei pastori
1530, olio su tela
Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia

La parola a Laura Castelletti, Sindaca di Brescia

Quello proposto da Lorenzo Lotto. Incontri immaginati, allestita all’interno della Pinacoteca Tosio Martinengo, è un percorso espositivo di grande interesse, capace di mettere in luce il profondo legame tra Bergamo e Brescia attraverso la straordinaria stagione pittorica che ha contraddistinto le due città nell’età del Rinascimento. Mentre sta per volgere alla conclusione l’anno in cui i due capoluoghi sono Capitale italiana della Cultura, il confronto tra gli stili, le idee e i capolavori di Lorenzo Lotto e dei bresciani Savoldo, Moretto e Romanino riesce a restituirci un’immagine nitida dell’identità culturale di Brescia e di Bergamo, città accomunate dalla plurisecolare appartenenza alla Serenissima Repubblica di Venezia. Per l’allestimento di questa mostra è stata scelta una formula innovativa e originale che, ne sono sicura, saprà coinvolgere e affascinare i visitatori. Ancora una volta, il nostro sistema museale si dimostra capace di offrire proposte espositive di grande caratura culturale e di sicuro impatto. 

La parolo a Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei

Pinacoteca Tosio Martinengo è stata uno dei grandi baricentri della strategia culturale di Fondazione Brescia Musei nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura. La mostra Lorenzo Lotto. Incontri immaginati vuole sottolineare la centralità di questo tempio dell’arte bresciana ponendolo quale elemento di continuità tra il 2023 e il dopo Capitale. Abbiamo deciso di accendere le ultime luci di questa festa cittadina sull’ospitalità di alcuni capolavori di Lorenzo Lotto che ci accompagneranno fino ad aprile 2024, e poi idealmente verso il nostro “giubileo” del Rinascimento bresciano nel 2024 e 2025. Lavoriamo per una Pinacoteca Tosio Martinengo sempre più internazionale, sempre più centrale nella formazione universitaria, sempre più protagonista dei processi inclusivi e grande attore della rinnovata reputazione dei musei bresciani in Europa e negli Stati Uniti. 

La parola a Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei

Tutti i bresciani ricordano come due anni fa fu intrapresa l’avventura del grande biennio dedicato a Ceruti, invitando il fenomenale Velázquez dall’Ermitage di San Pietroburgo ad accendere una stagione di valorizzazione culturale che ha portato il nostro grande artista a esser riconosciuto e apprezzato da oltre 135.000 visitatori solo negli Stati Uniti, oltre alla dozzina di eventi culturali e mostre a lui dedicate a Brescia. Leggiamo dunque questa mostra originale e inedita, costruita intorno alle relazioni tra Lorenzo Lotto e i pittori bresciani di realtà, come l’incipit di un nuovo biennio che porterà il Rinascimento bresciano, soprattutto con la grande mostra del 2024/25, a un gradino di consapevolezza e conoscenza a cui stiamo lavorando. Il “talent” Lorenzo Lotto ci aiuta sin d’ora a capire, nei confronti e nelle analogie, la grandezza innovativa dei nostri Savoldo, Moretto e Romanino. 

“La mostra Lorenzo Lotto. Incontri immaginati” nasce grazie al patrocinio della Rete Museale delle Città Lottesche: le Marche possiedono ben 25 capolavori del pittore veneziano Lorenzo Lotto conservate nei musei e nelle chiese di otto diverse località che dal 2019 si sono unite in un network per promuovere l’itinerario lottesco marchigiano e i musei che conservano le sue opere.

Lorenzo Lotto
Angelo Annunciante; Madonna Annunciata
1526 circa, olio su tavola
Pinacoteca Comunale, Palazzo Pianetti, Jesi
Lorenzo Lotto
, Angelo Annunciante; Madonna Annunciata
 1526 circa, olio su tavola
Pinacoteca Comunale, Palazzo Pianetti, Jesi

La parola a Romina Quarchioni, Direttrice Rete Museale delle Città Lottesche

Una mostra, quella sugli incontri immaginati tra Lorenzo Lotto e gli artisti bresciani, che ha il merito tra gli altri di avere messo in relazione capolavori lotteschi provenienti dalla Regione Marche con altri capolavori lotteschi conservati in altre regioni e in primis con Adorazione dei pastori conservata alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Ringrazio a nome di tutta la Rete museale delle Città Lottesche marchigiane il Direttore Stefano Karadjov per avere avviato una collaborazione proficua e virtuosa con le nostre istituzioni museali marchigiane che ci auguriamo possa portare a ulteriori e stabili legami tra le regioni italiane che hanno il privilegio di conservare le opere del Lotto: Veneto, Lombardia e Marche. La mostra è sicuramente un’occasione unica per il pubblico di poter vedere di persona gli incontri reali e le relazioni tangibili tra Lotto e i maestri bresciani così da condividere e far proseguire nel tempo la ricchezza culturale di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura. Alle relazioni tra le opere ci auguriamo possano seguire le relazioni tra le città, in particolare Brescia e Bergamo con le altre 8 città lottesche marchigiane e con tutte le altre città lottesche italiane. 

Da Brescia parte dunque un nuovo viaggio sulle orme del Lotto e dei suoi amici lombardi che siamo sicuri porterà il pubblico a venire in seguito a scoprire le terre di Lotto. Jesi e Loreto sono liete di portare a Brescia il Lotto marchigiano con l’Annunciazione e il San Cristoforo, due capolavori rappresentativi dei ben 25 distribuiti nelle 8 città lottesche marchigiane Ancona, Cingoli, Jesi, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati. Lo scambio tra gli artisti e tra le opere è sempre il motore di incontri e relazioni tre le persone e le comunità.

Lorenzo Lotto. Incontri immaginati

Il progetto Lorenzo Lotto. Incontri immaginati nasce dalla collaborazione con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia scaturita dalla partecipazione di Fondazione Brescia Musei con importanti prestiti della Collezione di Pinacoteca Tosio Martinengo alla mostra Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo (Milano, Galleria d’Italia, 6 dicembre 2023 – 1 aprile 2024). Due progetti espositivi che animeranno significativamente la prossima stagione culturale a Brescia e a Milano: due mostre sorelle che siglano una collaborazione tra gli enti promotori anche per quanto riguarda la comunicazione e la promozione verso il pubblico, invitato a visitarle con particolari tariffe agevolate. La mostra viene accompagnata anche da un progetto inedito che Fondazione Brescia Musei ha curato insieme a Panini Comics, un’avventura scritta da Marco Nucci su disegni e chine di Davide Cesarello “Minni, Pippo e il mistero del Topoldo” contenuta nel numero 3549 di Topolino, da ieri in tutte le edicole e fumetterie d’Italia.

Attraverso uno dei media ancora oggi tra i più amati dai bambini, il magazine Topolino (edito proprio da Panini Comics), un grandissimo numero di famiglie italiane saranno raggiunte da una storia che origina dalla magnifica opera Il suonatore di flauto di Savoldo, capolavoro della Pinacoteca Tosio Martinengo qui trasformato in Suonatore di viella di Topoldo. Grazie poi alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, l’Assessorato alle Politiche educative e giovanili, alle Pari Opportunità, alla Sostenibilità sociale, alla sensibilità di Panini Comics e soprattutto di Topolino e alla liberalità di Ubi Fondazione Cab insieme a quella dell’avvocato Ilaria Crema, Fondazione Brescia Musei potrà pregiarsi di omaggiare, come fu per “Topolino e l’avventura della Minni alata”, tutte le bambine e i bambini delle scuole primarie della città di Brescia di questo numero così significativo per il nostro territorio.