Cimabue, la Maestà di Assisi restaurata dopo 50 anni dall’ultimo intervento

«A 25 anni dal terremoto e a 50 dall’ultimo restauro, questi interventi serviranno a riportare all’antico splendore una delle opere più importanti del Cimabue»

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Madonna in trono col bambino, angeli e San Francesco: al via il restauro

Partirà a gennaio 2023 il restauro dell’affresco di Cimabue Madonna in trono col bambino, angeli e San Francesco, forse più noto come Maestà di Assisi. L’opera si trova infatti nel transetto settentrionale della chiesa inferiore della basilica di San Francesco ad Assisi, ed è famosa anche perché contiene il probabile ritratto del santo. Proprio grazie alla buona riuscita di questo affresco, databile tra il 1285 e il 1290, Cimabue avrebbe ottenuto di affrescare anche la basilica superiore.

L’intervento

Al momento, l’opera originale si trova in uno stato di conservazione precario, a causa di diversi fattori. Oltre ad alcuni interventi di ridipintura avvenuti nel corso dei secoli, infatti, l’affresco si trova in una zona notoriamente a rischio sismico. Per questo, dopo il tragico terremoto del 1997, viene controllato a «cadenza annuale», come rende noto il Sacro convento di Assisi, «con osservazioni ravvicinate a luce naturale e a luce radente e mediante auscultazione e percussione con le dita, che ha escluso uno stato di sostanziale pericolo per la preziosa opera». Nonostante ciò, l’ultimo intervento approfondito di monitoraggio visivo ha avuto luogo circa 25 anni fa, mentre le ultime operazioni di restauro nel 1973, curate dall’ICR. L’intervento che partirà da gennaio 2023, con durata prevista di un anno, ne rappresenta il completamento. Curerà il progetto conservativo un’equipe della Tecnireco diretta dal capo restauratore della basilica di San Francesco, Sergio Fusetti, in accordo con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, e con il contributo finanziario dell’azienda Ferrari.

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Cimabue, Madonna in trono col bambino, angeli e San Francesco (Maestà di Assisi)

Le dichiarazioni del capo restauratore della basilica di Assisi

«A distanza di 25 anni dal sisma e a 50 dall’ultimo restauro risulta urgente una manutenzione e una revisione/aggiornamento dell’ultimo intervento» ha dichiarato Sergio Fusetti. «Questo consentirà un generale miglioramento dello stato di conservazione dell’affresco per gli anni a venire. L’intervento sarà preceduto da una attenta e approfondita indagine per immagini con le metodologie più moderne. Una volta terminata la fase diagnostica, l’intervento verterà principalmente nella rimozione dei depositi di particellato atmosferico e strati di sporco incoerenti che offuscano le cromie, e alla risoluzione dei problemi di adesione della pellicola pittorica, dei residui delle dorature nonché l’aderenza dello strato di intonaco alla muratura. Questi interventi serviranno a riportare all’antico splendore una delle opere più importanti del Cimabue

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Cimabue, Maestà di Assisi, dettaglio di San Francesco