La prima mostra virtuale del patrimonio dell’Accademia di Belle Arti di Brera

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GIUSEPPE BOSSI (1777-1815), La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, 1802, olio su tela, 304 x 436 cm, Milano, Accademia di Brera, Salone Napoleonico_ © Roberto Rosso
GIUSEPPE BOSSI (1777-1815), La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, 1802, olio su tela, 304 x 436 cm, Milano, Accademia di Brera, Salone Napoleonico_ © Roberto Rosso

La prima mostra virtuale del patrimonio dell’Accademia di Belle Arti di Brera e l’implementazione del piano di digitalizzazione del patrimonio dell’Accademia attraverso un’intensa campagna fotografica e tecniche di rilievo 3D delle sculture.

Manifesto Napoleone e L'Accademia di Brera
Manifesto Napoleone e L’Accademia

Accademia di Brera: un mondo digital

L’Accademia di Belle Arti di Brera presenta dal 5 maggio 2022, in occasione della chiusura delle Celebrazioni per il Bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte (1821-2021), la mostra virtuale Napoleone e l’Accademia a cura di Anna Mariani, Chiara Nenci, Sophia Radici e Sara Rizzi. Invitiamo il pubblico a “navigare” tra i capolavori, sottolineando il lavoro virtuoso dietro a questa mostra virtuale che nasce dalla tesi magistrale di Sophia Radici e Sara Rizzi. Largo agli studenti che già giovanissimi lavorano per la realizzazione di progetti culturali/espositivi dal sapore moderno e che rappresentano un’occasione per noi – amanti dell’arte – di fruire di un’esposizione digital sicuramente ben curata in ogni dettaglio grazie a tutto il team che con loro ha lavorato.

Una digitalizzazione del patrimonio dell’Accademia

L’ambiente digitale, la cui realizzazione si deve a Brixel Digital Creative Agency, è occasione per presentare al pubblico opere che non sarebbe stato possibile esporre on site. La modalità virtuale ha inoltre rappresentato l’opportunità di estendere la digitalizzazione del patrimonio dell’Accademia, attraverso documentazione fotografica di alta qualità, realizzata con un approccio inedito dal prof. Roberto Rosso e Flavia Berizzi (Scuola di Restauro), la quale ha inoltre curato la campagna di rilievo fotogrammetrico 3D delle sculture, restituite lungo il percorso in forma di modelli digitali navigabili e interattivi.

Il progetto, interamente presentato sul sito ufficiale dell’Accademia e sul portale Raccolte Storiche di Brera (www.raccoltestorichedibrera.altervista.org), sarà accompagnato da un catalogo a cura dei membri del Comitato Scientifico della mostra e degli studenti del corso di Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni Museali, tenuto da Chiara Nenci per il Biennio specialistico di Comunicazione Creativa per i Beni Culturali, indirizzo Comunicazione Espositiva, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

ANTONIO CANOVA (1757-1822), Busto di Clemente XIII, post 1792 - ante 1804, calco in gesso, 123 x 130 x 73 cm, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Salone Napoleonico_ © Roberto Rosso
ANTONIO CANOVA (1757-1822), Busto di Clemente XIII, post 1792 – ante 1804, calco in gesso, 123 x 130 x 73 cm, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Salone Napoleonico_ © Roberto Rosso

LA MOSTRA

Nella Milano napoleonica l’istituzione braidense, anche grazie alla presenza di grandi figure di rilievo, primo fra tutti il Segretario Giuseppe Bossi, vide crescere enormemente il proprio patrimonio artistico. Nel 1802 il Palazzo ospitò il grande Concorso per un dipinto celebrativo dedicato alla Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, vinto da Giuseppe Bossi, e raccontato al pubblico in una sala che è virtualmente restituita nel percorso della mostra.

Nel 1806 lo stesso Bossi aprì al pubblico per la prima volta, con inediti accostamenti, le sale in cui le opere degli studenti più meritevoli erano esposte accanto a modelli del passato e a numerosi calchi in gesso per il confronto con l’antico. Il 15 agosto 1809, giorno del quarantesimo compleanno di Napoleone, la celebrazione dell’apertura della Reale Galleria – oggi Pinacoteca di Brera – e l’inaugurazione dei maestosi ambienti conosciuti come Sale Napoleoniche, porta a compimento il grande progetto museale del Palazzo.

Dalla tesi alla pratica

La mostra è nata dalla tesi magistrale di Sophia Radici e Sara Rizzi per il Corso di Comunicazione creativa per i beni culturali indirizzo Comunicazione espositiva, relatrice Chiara Nenci, in collaborazione con il Patrimonio Storico, con il coordinamento di Anna Mariani. La Scuola di Restauro “Camillo Boito” dell’Accademia ha reso possibile, attraverso una campagna di restauro, conservazione e digitalizzazione, l’esposizione virtuale di oltre 70 opere fino ad oggi non visibili al pubblico. Tra queste, si distingue il calco in gesso della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, le cui singole sezioni, smembrate e conservate in deposito, sono state virtualmente riassemblate per l’occasione.

La partecipazione degli studenti, nell’ottica di una nuova relazione fra ricerca e utilizzo delle tecnologie digitali, conferma l’impegno dell’Accademia per una coinvolgente valorizzazione del suo patrimonio. Il progetto è patrocinato dal Ministero della Cultura, Destination Napoleon, il Comitato per il Bicentenario Napoleonico 1821-2021 e la Rete dell’Ottocento Lombardo.

Progetto Scientifico:

Anna Mariani e Chiara Nenci, Patrimonio Storico dell’Accademia di Belle Arti di Brera;
Sophia Radici e Sara Rizzi, laureate in Comunicazione Creativa per i Beni Culturali indirizzo Comunicazione Espositiva presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

INFORMAZIONI UTILI

Inaugurazione: 5 maggio 2022
Sito web: www.accademiadibrera.milano.it

www.raccoltestorichedibrera.altervista.org