MARC CHAGALL. UNA STORIA DI DUE MONDI Dalla collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme dal 16 marzo al 31 luglio 2022
A cura di: Ronit Sorek – curatrice al dipartimento Prints and Drawings dell’Israel Museum di Gerusalemme
“Marc Chagall. Una storia di due mondi”
Il MUDEC di Milano ospita nelle sue sale una mostra dedicata al Maestro Marc Chagall. L’esposizione “Marc Chagall. Una storia di due mondi” accompagna il visitatore in un percorso di scoperta delle tappe e dei temi della vita e della produzione artistica di Chagall: dall’infanzia a Vitebsk (oggi Bielorussia) all’incontro con il suo grande amore Bella Rosenfeld – fino alla sua maturità artistica. Il progetto espositivo è dedicato in particolare ai lavori grafici di Chagall e alla sua attività di illustratore editoriale.
Le opere di Chagall hanno sempre esercitato un fascino magnetico. Osservando i suoi dipinti ci sentiamo presi per mano e accompagnati in una dimensione fantastica, onirica, a volte mistica e sempre raffinata. Per comprendere Chagall e la sua produzione artistica bisogna indagare le sue radici: dalla tradizione popolare Russa alla cultura ebraica. Ma non solo. Se Chagall è stato un grande Maestro della pittura, la sua produzione grafica – di altissima qualità – ci racconta tutta la sua poetica artista in un modo autentico. Attraverso le sue incisioni scopriamo la storia di un Maestro estremamente moderno, che ci racconta una storia ma partendo da se stesso, dalla sua cultura – dalle radici Russe alla Cultura Francese; dal mondo ebraico al suo grande amore per Bella. Fu l’editore francese Ambroise Vollard che commissionò nel 1923 all’artista una serie di acqueforti dedicate a Le anime morte di Gogol’. Successivamente gli venne commissionata l’edizione illustrata delle Favole di La Fontaine e La Bibbia. Alcuni di questi lavori sono presenti in mostra: sono capolavori grafici di rara bellezza che non possiamo che fermarci ad ammirare. Troviamo in esposizione una selezione di preziosi oggetti rituali, usati nelle cerimonie religiose delle comunità ebraiche e che sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall. All’interno del percorso espositivo, alcune sale ospitano anche installazioni multimediali, ideate e curate da Kaos produzioni con la collaborazione di Jacopo Veneziani, per accompagnare il visitatore in un viaggio affascinante alla riscoperta dell’artista. La mostra comprende i disegni originali per i libri di Bella, donati all’Israel Museum dalla loro figlia Ida.
La mostra Marc Chagall. Una storia di due mondi
Nato quasi 140 anni fa, Marc Chagall (1887-1985) è oggi uno degli artisti moderni più popolari e amati; la sua opera continua a riscuotere interesse in tutto il mondo. La sua biografia si intreccia con gli eventi cruciali dell’Europa del Novecento: dall’urbanizzazione e dalla secolarizzazione alla Rivoluzione Russa, dalle due guerre mondiali alla migrazione coatta di milioni di persone. I suoi capolavori sono riconosciuti da un pubblico estremamente eterogeneo perché entrati ormai nella memoria collettiva mondiale.
Israel Museum di Gerusalemme
Prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata dall’Israel Museum di Gerusalemme, la mostra “Marc Chagall. Una storia di due mondi”, racconta l’opera di Marc Chagall da una nuova prospettiva che parte dalla storia e cultura del Maestro. La curatela è stata affidata a Ronit Sorek – curatrice al dipartimento Prints and Drawings dell’Israel Museum di Gerusalemme. E grazie alla straordinaria collezione nell’Israel Museum, troviamo in mostra una selezione di oltre 100 opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici di Chagall. L’allestimento della mostra è stato curato dall’Architetto Corrado Anselmi.
Il percorso espositivo della mostra
Il percorso offre uno sguardo illuminato e multidimensionale sulle fonti culturali dell’opera di Chagall e su un mondo perduto che essa intese evocare.
La prima sezione abbraccia il tema della Cultura ebraica e Yiddish. Temi fondamentali nella definizione dell’opera di Chagall, al pari della vita a Vitebsk (oggi in Bielorussia) e dell’espressione dell’identità Russa, sono state l’osservanza della religione ebraica e la cultura Yiddish. Nell’Impero Russo, infatti, Vitebsk era – a cavallo tra XIX e XX secolo – uno dei centri del territorio maggiormente abitati da ebrei, la cosiddetta “Zona di residenza”. La città ospitava molte sinagoghe. La lingua parlata era l’yiddish, una lingua germanica scritta in caratteri ebraici, dunque un vernacolo che permetteva di comunicare senza tradire il linguaggio biblico. Basandosi sulla tradizione ebraica, l’yiddish preservava e rafforzava il senso di identità e la cultura della comunità; era la lingua madre che accompagnò Chagall nel suo ingresso nella vita adulta. Molte delle scene e delle immagini create da Chagall sono spesso legate alla tradizionale osservanza della religione ebraica e hanno spesso origine in espressioni yiddish; gli oggetti da lui raffigurati sono spesso molto simili a quelli delle collezioni “Judaica” ed “Ethnography” dell’Israel Museum di Gerusalemme.
La seconda sezione della mostra è dedicata al tema della Nostalgia, evidente in molte sue opere, dalle radici nella nativa Vitebsk, descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie, all’incontro con la prima moglie Bella Rosenfeld.
Molte delle opere di Chagall sul tema dell’amore eterno sono ritratti di Bella; anche lei scrittrice in lingua yiddish, era nata a Vitebsk, dove i due si conobbero in giovane età. Scrisse della sua vita nella piccola comunità ebraica in un ciclo di memorie, e raccontò del suo amore per Chagall. Cominciò a scrivere all’inizio degli anni Trenta. Come i dipinti di Chagall, anche i suoi lavori sono pervasi dalla nostalgia per la terra natale. La morte precoce di Bella fu per l’artista un duro colpo. I libri della moglie Burning Lights e First Encounter furono pubblicati dopo la sua morte, negli anni Quaranta, corredate da vivaci illustrazioni eseguite dal marito. Fornendo un contesto di cultura materiale quale retroterra dell’opera di Chagall, la mostra presenta inoltre una selezione di oggetti rituali ebraici dell’Europa orientale, conservati alla sezione dell’Israel Museum dedicata all’arte e alla vita ebraiche. Questi manufatti, usati nelle cerimonie religiose delle comunità, sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall, in particolare nelle illustrazioni per i libri di Bella e per le stampe da lui realizzate negli anni Venti in Ma vie.
La terza sezione in mostra descrive le Fonti di ispirazione di Chagall.
La mostra presenta le sue illustrazioni della Bibbia: disegni e stampe su temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture; la Bibbia Ebraica (quella che racconta l’Antico Testamento) è infatti rappresentata come un ciclo di incontri storici tra l’uomo e Dio.
Infine, l’ultima sezione ci porta in Francia, la nuova patria.
Il ricco cromatismo che si suole associare ai dipinti e alle stampe di Chagall emerse solo nel momento in cui egli lasciò la Russia per la Francia. Stabilitosi a Parigi, Chagall abbracciò la sua nuova, colorita patria assimilando tutte le risorse culturali che essa gli offriva. Il paesaggio e la cultura francesi divennero parte della sua nuova vita, e Chagall li incorporò nei dipinti e nelle illustrazioni di scene bibliche e di classici della letteratura, come le Favole di La Fontaine. Durante la sua lunga e fertile carriera a Parigi e a Saint-Paul de Vence in Provenza Chagall continuò a evocare i ricordi della sua casa natale e l’atmosfera della sua infanzia. Allo stesso tempo, divenne il “cittadino del mondo” per eccellenza; le sue magistrali stampe per Le anime morte di Gogol’, anch’esse incluse nella mostra, rivelano la sua nuova identità di artista ebreo – matura e complessa – nel momento in cui, residente in Francia, illustra un classico romanzo russo del XIX secolo.
L’Israel Museum di Gerusalemme
L’Israel Museum di Gerusalemme è la principale istituzione culturale di Israele e uno dei principali musei enciclopedici del mondo. Fondato nel 1965, il campus terrazzato di 15 acri del museo ospita le collezioni più complete al mondo di arte ebraica e di vita e archeologia della Terra Santa, oltre a importanti e ampie collezioni di belle arti.Il Museo comprende dieci dipartimenti separati: Arte israeliana; Arte europea; Arte moderna; Arte contemporanea; Stampe e disegni; Fotografia; Design e architettura; Arte asiatica; le Arti dell’Africa e dell’Oceania e le Arti delle Americhe. Il campus comprende anche il Santuario del Libro, che ospita i Rotoli del Mar Morto risalenti a 2000 anni fa, i manoscritti biblici più antichi del mondo; un ampio modello di Gerusalemme nel periodo del Secondo Tempio; il Billy Rose Art Garden disegnato da Isamu Noguchi; e una dinamica Youth Wing for Art Education i cui programmi educativi attirano circa 100.000 di bambini ogni anno. In poco più di cinquant’anni, il Museo ha costruito una vasta collezione di quasi 500.000 oggetti attraverso un’eredità senza precedenti di doni e sostegno da parte di un’ampia cerchia di amici e mecenati provenienti da tutto il mondo. Il Museo abbraccia anche un programma dinamico di oltre venti nuove mostre all’anno, oltre a un ricco programma annuale di pubblicazioni, attività didattiche ed eventi culturali speciali che raggiungono ogni fascia della popolazione.
INFO UTILI
MUDEC – Via Tortona 56, Milano
16/03 – 31/07/2022
Lun 14.30 ‐19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ‐ 19.30 | Gio, Sab 9.30‐22.30
Intero € 14
Ridotto € 12
tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)
mudec.it c.museoculture@comune.milano.it