Il Ritratto di Signora di Klimt: il dipinto rubato torna al suo posto dopo 24 anni

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Il Ritratto di signora di Klimt torna oggi alla Galleria Oddi Ricci di Piacenza,
Il Ritratto di signora di Klimt torna oggi alla Galleria Oddi Ricci di Piacenza,

Il ritorno de “il Ritratto di Signora di Klimt “

Il Ritratto di Signora di Klimt rubato nel 1997 dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, torna al suo posto dopo 24 anni dal furto. Un momento davvero importante per la città di Piacenza e per il suo museo – e per tutti noi che potremmo finalmente ammirare questo splendido capolavoro del Maestro Klimt.

Un furto mai risolto

Il dipinto il “Ritratto di Signora” era stato rubato nel 1997 nella Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, poi ritrovato in un vano esterno dello stesso museo. Secondo le ricostruzioni, il dipinto era stato posto in questa intercapedine solo qualche giorno prima del ritrovamento: lo fa dedurre lo stato conservativo ottimale dell’opera. Un furto su cui non si è mai riusciti a fare totale chiarezza e che tuttora è oggetto di un’indagine della Procura della Repubblica. Due pregiudicati piacentini si erano dichiarati colpevoli del furto salvo poi avvalersi della facoltà di non rispondere davanti a giudici e magistrati.

una parte dell’identità di Piacenza”

Questo dipinto – finalmente ritornato al suo museo – è stato ora collocato in un salone centrale della pinacoteca, illuminata dalle luci di Davide Groppi. La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi non è ancora aperta al pubblico per le restrizioni in vigore del Dpcm ma è visionabile in digitale. L’opera è stata presentata online questo sabato 28 novembre alle ore 11 durante una diretta YouTube. Il presidente della Galleria Massimo Ferrari con emozione ha commentato “Questo è un momento molto importante perché questo capolavoro rappresenta una parte dell’identità di Piacenza e la città ripone molte speranze in questo evento come volano concreto per superare un momento difficile per tutti noi”.

La parola al Ministro Dario Franceschini

il Ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, in un messaggio per il ricollocamento dell’opera avvenuto oggi nel Salone d’onore del museo piacentino:
“Quest’opera – ha dichiarato il Ministro – viene finalmente restituita alla sua comunità e all’Italia intera dopo ventitré anni. Ciò avviene purtroppo in un momento in cui le misure adottate per il contenimento della pandemia non permettono l’apertura dei luoghi della cultura – ha sottolineato Franceschini – ma ciò è tanto più simbolico in quanto il dipinto, a lungo sottratto dallo sguardo del pubblico, ritrova il suo contesto in un museo che dimostra così di essere più vivo che mai, nonostante la chiusura. In tutta Italia – ha scritto ancora il Ministro – sono tante le attività nei musei, interessati da lavori di ristrutturazione, restauri, arricchimento delle collezioni e ripensamento degli allestimenti in vista della prossima riapertura. Quando le cittadine e i cittadini di Piacenza potranno tornare a visitare la Galleria, la ritroveranno arricchita dalla ricomparsa di un’opera straordinaria: il segno di una rinascita che avrà qui, come in molti altri musei, anche un aspetto fisico e concreto, la piena riappropriazione di un capolavoro”.

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