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Zerocalcare in mostra a Milano dal 17 dicembre

La grande personale di Zerocalcare, con oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific

Zerocalcare, dopo il botto

La frammentazione sociale post pandemia, l’accrescimento delle paure all’epoca di una crisi globale e di un conflitto nel cuore dell’Europa, l’isolamento forzato e la solitudine, la perdita di contatto con la realtà, la politica e le resistenze. Sono solo alcuni dei temi al centro dell’esposizione milanese di Zerocalcare. La mostra ha in sé due anime, faccia della stessa medaglia: da un lato i suoi protagonisti, emblema di un portato simbolico esistenziale e collettivo di valori legati alla sopravvivenza in un contesto sempre più ostile; dall’altro la speranza, la consapevolezza che ancora è possibile fare “un pezzo di strada insieme”. Se, infatti, per Zerocalcare il frantumarsi della comunità è una reazione di sopravvivenza legata alla condizione di incertezza che si vive, la vera soluzione passa attraverso un’azione collettiva messa in campo ogni giorno.

La mostra

L’allestimento proietta subito il visitatore in una città immaginifica e post-apocalittica al cui centro è posta una strada circondata da palazzi disegnati dall’autore. Le facciate degli edifici colpiti da un cataclisma planetario fanno riflettere su quanto le nostre vite e il nostro contribuito alla comunità siano cambiati con la pandemia. Le varie sezioni seguono poi i temi più cari a Zerocalcare: dal popolo curdo ai lavoratori in protesta, dalle donne in cerca di emancipazione alle battaglie combattute dalla gente comune come quotidiana resistenza. Loro e gli storici protagonisti zerocalcareschi (dal Cinghiale, a Secco, a Lady Cocca) sono gli abitanti di questa città disastrata ma che mantiene fuochi di vitale resistenza.

Locandina della mostra di Zerocalcare “Dopo il botto”, alla Fabbrica del vapore di Milano dal 17 dicembre 2022 al 23 aprile 2023

Altre due aree raccontano poi due diversi mondi, quello interno e quello esterno all’autore. Se da una parte trovano spazio i contenuti riferiti alle relazioni e alle ingiustizie sociali, dall’altra si accede al mondo biografico di Zerocalcare. Qui, le angosce e le paure dell’artista si legano con l’ironia tipica della sua produzione. Chiudono il percorso i santi protettori, ritratti su tela e foglie d’oro, tipici personaggi del suo repertorio: dal T-rex a Lady Cocca, da Kurt Cobain all’anarchico italiano Gaetano Bresci, fino alla coraggiosa attivista per i diritti umani Nasrin Sotoudeh. I santi hanno un ruolo simbolico all’interno del percorso espositivo e raccontano in modo scanzonato che gli eroi di oggi non sono solo quelli che sacrificano la propria vita con gesta memorabili ma anche, e soprattutto, quelli che combattono quotidianamente per conquistarsi un posto nel mondo.

Informazioni

La mostra Zerocalcare, dopo il botto è aperta dal 17 dicembre 2022 al 23 aprile 2023 negli spazi della Fabbrica del vapore di Milano, in via Procaccini 4. Ideata da Silvia Barbagallo, prodotta da Arthemisia e organizzata da Minimondi Eventi e Arthemisia in collaborazione con Piuma, promossa dal Comune di Milano-Cultura, curata da Giulia Ferracci. Il catalogo della mostra è edito da Bao Publishing, in continuità con la pubblicazione di tutti i libri Zerocalcare in Italia.

Zerocalcare, Decoro, Decoro, Decoro, 2015 © Finta rivista free press distribuita nelle metro A e B della capitale per lanciare la campagna “Roma Comune”. Courtesy Zerocalcare

Zerocalcare, biografia e opere

Al secolo Michele Rech, classe 1983, Zerocalcare è un fumettista italiano, tra le figure più interessanti, complesse e di denuncia della scena culturale contemporanea. Nato ad Arezzo, dopo aver vissuto in Francia si trasferisce a Rebibbia, quartiere di Roma a cui è molto legato. Da sempre attivo nel mondo dei centri sociali, nel 2011 realizza il suo primo libro a fumetti, La profezia dell’armadillo. Dello stesso anno è il suo secondo libro, Un polpo alla gola. Nel 2013 esce Ogni maledetto lunedì su due, raccolta delle storie del blog, e Dodici, racconto di genere apocalisse-zombie. Nel 2014 pubblica Dimentica il mio nome, che l’anno successivo viene candidato al Premio Strega aggiudicandosi il secondo posto nella sezione Giovani. Prima dell’uscita della seconda raccolta del blog, L’elenco telefonico degli accolli, a inizio 2015 Zerocalcare pubblica un reportage a fumetti intitolato Kobane Calling, in cui racconta la propria esperienza sul confine turco-siriano in supporto al popolo curdo. Nel 2018, il film ispirato all’omonimo libro, La Profezia dell’Armadillo, vien presentato alla 75° edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Nello stesso anno, Zerocalcare realizza l’opera in due volumi Macerie Prime. Torna nel 2020 con un nuovo graphic novel, Scheletri, sulle vicissitudini dei suoi anni da universitario, e con A babbo morto, favola nera che, attraverso la figura di Babbo Natale, si fa metafora della nostra società precaria. L’anno successivo la serie animata Netflix dal titolo Strappare lungo i bordi riceve il plauso di pubblico e critica. A distanza di qualche mese, esce una nuova raccolta a fumetti: Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia.

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