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Triennale Milano: un autunno all’insegna del rapporto tra design e moda

Triennale Milano - Ritratto fotografico Monica Bolzoni 2019 – Foto Gioia Olivastri

Ritratto fotografico Monica Bolzoni 2019 – Foto Gioia Olivastri

Il rapporto tra design e moda sarà al centro della programmazione di Triennale Milano questo autunno, attraverso un’offerta che presenta un’ulteriore evoluzione contenutistica e scientifica dedicata al patrimonio dell’istituzione e degli affondi su alcune grandi figure del mondo della moda, come Elio Fiorucci e Monica Bolzoni. 

Le diverse iniziative – che includono progetti espositivi, incontri del public program, giornate di studio, proiezioni, workshop e altre attività – confluiscono nel nuovo dipartimento moda di Triennale Milano, che si occuperà di studiare, esporre e valorizzare archivi e patrimoni legati alla moda e di promuovere percorsi formativi in dialogo con scuole e università. Il dipartimento vedrà coinvolto Marco Sammicheli, curatore per Design, moda, artigianato e Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale, e si avvarrà della consulenza scientifica di Luca Stoppini. 

Dal 25 ottobre 2024 il Museo del Design Italiano presenterà un nuovo percorso espositivo che farà dialogare alcune espressioni del design della moda italiana e internazionale con gli oggetti di design della collezione permanente di Triennale. Un confronto tra le due discipline che si svilupperà a partire da una riflessione sui metodi compositivi e sulle assonanze materiche, metodologiche, produttive e di formazione. In contemporanea, nella Design Platform, che occupa lo spazio finale del Museo del Design Italiano ed espone progetti legati al contemporaneo, aprirà la mostra Monica Bolzoni. Il modulo (fino al 12 gennaio 2025), a cura di Marco Sammicheli e Anna Di Cesare, che approfondirà l’attività di Monica Bolzoni, designer di abiti, accessori, gioielli, progettista di allestimenti e di interni, figura chiave del design e della progettazione della moda. 

Dal 6 novembre 2024 (fino al 16 marzo 2025) sarà possibile visitare la retrospettiva Elio Fiorucci, a cura di Judith Clark con progetto espositivo di Fabio Cherstich. Si tratta di un grande omaggio alla poliedrica figura dello stilista, artista e imprenditore italiano che ha rivoluzionato il linguaggio della cultura internazionale riscrivendone i codici.

Per quanto riguarda il public program legato alla moda, il 21 e il 22 settembre 2024, in occasione della Milano Fashion Week, Triennale presenterà due serate di proiezione e incontro dedicate al fotografo e regista statunitense Bruce Weber, protagonista indiscusso della fotografia internazionale di moda e non solo.

Elio Fiorucci, ritratto con occhiali Fun, 1978_courtesy Love Therapy Archive

La programmazione autunnale di Triennale darà spazio anche a un nuovo appuntamento del ciclo di esposizioni dedicato a Ettore Sottsass e ai lavori e installazioni di diversi artisti contemporanei, Gianni Politi, Davide Allieri e Seçkin Pirim.

L’indagine di Triennale della scena artistica contemporanea prosegue con le mostre Gianni Politi. Le stelle per te, dentro (28 settembre – 27 ottobre 2024), a cura di Damiano Gullì, che comprende un’installazione appositamente realizzata per lo spazio dell’Impluvium; Davide Allieri. After All (14 novembre 2024 – 19 gennaio 2025), sempre a cura di Damiano Gullì, che esporrà un nuovo corpo di lavori, appositamente pensati per Triennale, rievocanti habitat distopici e scenari post-apocalittici; Seçkin Pirim in Triennale, a cura di Tommaso Tovaglieri (20 novembre 2024 – 19 gennaio 2025), un percorso che si snoderà in vari spazi di Triennale e sarà dedicato all’analisi da parte dell’artista di Istanbul del rapporto tra natura e cultura e tra arte e design.

A Ettore Sottsass sarà dedicata una nuova mostra che, come le precedenti, si svilupperà attorno all’istallazione permanente di Casa Lana e sarà intitolata Ettore Sottsass. Architectures, Landscapes, Ruins, a cura di Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass con Marco Sammicheli (4 ottobre 2024 – 13 aprile 2025). 

Il pubblico potrà inoltre visitare l’installazione What? A homage to Alessandro Mendini by Philippe Starck (fino all’1 settembre 2024) realizzata insieme a Fondation Cartier pour l’art contemporain; Inga Sempé. La casa imperfetta (fino all’1 settembre 2024), a cura di Marco Sammicheli; la monografica Roberto Sambonet. La teoria della forma (fino all’8 settembre 2024), a cura di Enrico Morteo; Ettore Sottsass. Design Metaphors (fino al 15 settembre 2024), in collaborazione con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass; la retrospettiva Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini (fino al 13 ottobre 2024), realizzata da Triennale e Fondation Cartier in collaborazione con l’Archivio Alessandro Mendini e curata da Fulvio Irace; la mostra Gae Aulenti (1927 – 2012) (fino al 12 gennaio 2025), realizzata in collaborazione con l’Archivio Gae Aulenti e curata da Giovanni Agosti con Nina Artioli e Nina Bassoli, e l’installazione Kit eliminacode multifunzione (fichi d’India) di Luca Staccioli. 

La programmazione espositiva dialogherà come sempre con la proposta performativa, che riprenderà dall’8 ottobre 2024 con un progetto speciale dedicato alla storia del teatro di Triennale, e con gli appuntamenti del public program, attraverso incontri e conferenze, in un dialogo interdisciplinare.

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