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A Bologna l’arte incontra la scienza: le opere degli artisti del progetto GRIN S+T+ARTS

S+T+ARTS

L’ Anteprima dell’Installazione “Tales from the Receding Edge” al Tecnopolo – il progetto GRIN-S+T+ARTS

In occasione della visita dei ministri del G7, tenutasi dal 9 all’11 luglio 2024 al Tecnopolo a Bologna, è stata presentata in anteprima l’installazione dell’opera “Tales from the Receding Edge” dell’artista Calin Segal. Quest’opera rientra nel progetto GRIN – S+T+ARTS, di cui Cineca è partner insieme a Kilowatt, e indaga il potere trasformativo dell’erosione, sfidando la nostra percezione della permanenza e il nostro rapporto con la natura.

“Tales from the Receding Edge”

“Tales from The Receding Edge” esplora il duplice ruolo dell’erosione costiera come minaccia e come creatrice, rimodellando costantemente i paesaggi e le vite ad esse collegate. Calin Segal

L’opera “Tales from the Receding Edge” esplora il potere trasformativo dell’erosione costiera, un fenomeno che, sebbene spesso percepito come distruttivo, è anche un processo creativo che modella paesaggi e contribuisce alla nostra evoluzione. L’installazione utilizza dati climatici per analizzare e visualizzare le aree minacciate dall’innalzamento del livello del mare e dalle forze costiere. Questi dati sono integrati in una mappa digitale del terreno, che permette di quantificare la perdita di terra in specifiche regioni e di presentare queste informazioni in una forma narrativa artistica. L’installazione “Tales from the Receding Edge” è un esempio di come l’arte può servire non solo come mezzo estetico, ma anche come strumento educativo e di sensibilizzazione, capace di coinvolgere il pubblico in maniera profonda e significativa.

‘Installazione “Tales from the Receding Edge” al Tecnopolo – il progetto GRIN-S+T+ARTS ©. Cineca

L’arte incontra la scienza

Per la realizzazione di questa installazione, l’artista Calin Segal ha collaborato con Cineca che ha fornito mentoring scientifico e consulenza sui dati climatici dell’ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), contribuendo a trasformare i dati in un’opera d’arte che stimola una riflessione sulla protezione ambientale e sull’interconnessione tra sistemi naturali e umani. Questa collaborazione ha permesso di utilizzare i dati climatici per creare visualizzazioni che rendono tangibile per il pubblico l’impatto del cambiamento climatico, trasmettendo un messaggio potente sulla necessità di un intervento sostenibile.

Il progetto GRIN S+T+ARTS

Il progetto S+T+ARTS è stato lanciato per la prima volta nel 2016, e da allora le residenze artistiche sono state al centro della progettualità. Nel dialogo in corso tra scienza, tecnologia e arte, gli artisti portano prospettive nuove e stimolanti sull’innovazione guidata dall’arte. Se con l’esposizione al Tecnopolo abbiamo avuto una piccola anticipazione – la mostra conclusiva del progetto si terrà infine presso le Serre dei Giardini a Bologna dal 12 al 15 settembre 2024. Questo esposizione offrirà al pubblico l’opportunità di esplorare le opere dei tre artisti in residenza a Bologna e riflettere sulle tematiche ambientali attraverso l’arte, unendo tecnologia e natura in un dialogo visivo e concettuale. Nel dettaglio saranno esposte le opere di Salomé Bazin, Marco Barotti e Calin Segal. Le loro installazioni sono frutto di un lungo percorso di ricerca che li ha portati infine alla realizzazione delle opere “Destination Earth” (Salomé Bazin), “FUNGI” (Marco Barotti) e “Tales from the Receding Edge” (Calin Segal) – quest’ultima appunto già esposta al Tecnopolo in occasione del G7.

Riflessioni sull’Arte e l’IA

L’integrazione di dati nelle opere d’arte rappresenta una frontiera innovativa per esaminare e affrontare la nostra crisi ambientale. L’IA permette agli artisti di espandere il proprio potenziale espressivo e di creare opere che offrono nuove prospettive sulla realtà attuale e sulle sue sfide. L’anteprima di “Tales from the Receding Edge” al Tecnopolo e la successiva mostra a Bologna all’interno del progetto S+T+ARTS rappresentano un importante contributo al dialogo tra arte, tecnologia e sostenibilità ambientale. Queste iniziative non solo evidenziano l’interconnessione tra sistemi naturali e umani, ma sottolineano anche il ruolo cruciale dell’arte come catalizzatore per la riflessione e l’azione ambientale e le nuove strade collaborative tra artisti e professionisti dal mondo della scienza e della tecnologia 3.0.

CINECA
Cineca è il più grande centro di calcolo italiano, uno dei più importanti a livello mondiale, che ospita e gestisce il supercomputer europeo Leonardo, uno dei supercomputer più potenti al mondo. CINECA opera nel settore del trasferimento tecnologico
attraverso il calcolo scientifico ad alte prestazioni, la gestione e lo sviluppo di reti e servizi web based e lo sviluppo di sistemi informativi complessi per il trattamento di grandi quantità di dati. Sviluppa applicazioni e servizi avanzati di Information Technology, ponendosi come trait-d’union tra il mondo accademico, la sfera della ricerca pura e il mondo dell’industria e della Pubblica Amministrazione.

KILOWATT
Kilowatt è una cooperativa formata da diverse figure professionali che operano nel campo dell’innovazione sociale, della produzione culturale, della comunicazione e della rigenerazione urbana. Kilowatt è stata, nella regione Emilia Romagna, la prima organizzazione a lavorare su un progetto di rigenerazione urbana basato su una partnership pubblico-privato di portata e successo tale da diventare una best practice, a livello nazionale e internazionale. Nel corso degli anni Kilowatt ha collaborato con diversi artisti che hanno realizzato installazioni site-specific per il nostro spazio che favoriscono la percezione della natura come fonte di ispirazione ed esperienza estetica, stimolando quindi comportamenti sostenibili.

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