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L’era dell’Extended Art. Sistemi di intelligenza collaborativa #2

L’era dell’Extended Art. Sistemi di intelligenza collaborativa #2

L’era dell’Extended Art. Sistemi di intelligenza collaborativa #2

A cura di Dario Buratti e Stefano Lazzari

Nella parte #1 di questo articolo abbiamo voluto proporre un’interpretazione sperimentale dell’arte concepita come ecosistema in cui la simbiosi fra creatività umane e computazionali costituiscono il fulcro dell’azione artistica, inaugurando il concetto di “ARTE ESTESA”. Questa visione si radica nella convinzione che la collaborazione sinergica tra l’umano e l’intelligenza artificiale (IA) rappresenti la chiave per esplorare nuove manifestazioni estetiche, configurandosi come una vera e propria “Intelligenza Collaborativa”. In questo contesto, l’arte si trasforma in un dialogo continuo tra identità fisiche e digitali, un’interazione che promette di rivelare orizzonti estetici e concettuali totalmente inediti.

Allontaniamoci immediatamente da ogni ipotesi mistica e fantascientifica, da ogni transumanesimo e proseguiamo sulla strada del confronto, nell’ambito della creatività e dell’arte e nella realtà delle cose: rileviamo il processo in atto e lo inseriamo in tutti quei cambiamenti culturali e antropologici che l’esposizione dei media ha da sempre influenzato la nostra percezione del mondo, dalla scrittura al web.  L’influenza della cultura sull’umanità ne ha modificato il rapporto con natura, la cultura è di fatto il selettore evolutivo di una specie che si è affrancata dalla selezione naturale molto tempo fa. La cultura che ci ha permesso questa emancipazione, è la stessa che ci ha messo nelle condizioni di creare sistemi complessi di elaborazione di colossali quantità di informazioni, tanto veloci e potenti nelle loro iterazioni combinatorie da apparire (ed in parte esserlo) come enti autonomi, naturali, dialoganti, strumenti “umanizzabili” a tal punto da permetterci una interazione profonda e talvolta stupefacente.

Iterazione/interazione: iterazione – Iterare

v. tr. [dal lat. iterare, der. dell’avv. itĕrum «per la seconda volta»] (io ìtero, tu ìteri, ecc.). – 1. a. letter. Ripetere, rinnovare:

Interazione

interazióne s. f. [comp. di inter- e azione1, sul modello del fr. interaction]. – Azione, reazione, influenza reciproca di cause, fenomeni, forze, elementi, sostanze, agenti naturali, fisici, chimici, e, per estens., psicologici e sociali.

Un processo, l’iterazione,  proprio dell’algoritmo,  l’interazione, dominio della sensibilità umana. Automatismi psichici e logiche combinatorie sono già state fonte di ispirazione nell’ arte del novecento, ma mai sino ad oggi, sino all’apparire delle Intelligenze Artificiali, si ha avuto l’opportunità di sperimentare con cosi grande libertà e abbondanza l’unione di questi due fattori creativi. la prima permette la generatività di immagini “in potenza” pressoché infinita, la seconda le manipola e ne plasma il senso.

La Spirale di Intelligenza Collaborativa (SIC)

Al centro di questa rivoluzione si trova il concetto di Spirale di Intelligenza Collaborativa (SIC: un’ipotesi che descrive il processo iterativo di proposta, sviluppo, e continuo feedback tra l’essere umano e l’IA nella produzione creativa e nella creazione di nuove idee totalmente spontanee). Questa dinamica non è soltanto un semplice scambio di informazioni, ma si configura come un interscambio intellettuale, un movimento armonioso ed accrescitivo in cui umani e macchine si elevano reciprocamente, spingendo i confini della conoscenza e della creatività oltre ogni immaginazione pregressa.

Oltre la Riproduzione Digitale

Parallelamente, l’evoluzione delle tecnologie di riproduzione digitale e del campionamento sta aprendo nuove vie alla creatività, sfidando i canoni estetici tradizionali e le normative sulla proprietà intellettuale. Questa trasformazione ha dato vita a un multiverso artistico, un ambiente ideale dove coesistono e si intrecciano tutti gli stili e gli immaginari possibili, alimentati da un linguaggio espressivo che trova la sua essenza nelle correlazioni tra i dati. In questo contesto, l’arte diventa un sistema simbolico di rappresentazioni che trascende la mera espressione visiva o sonora, per concentrarsi sulla forma delle relazioni stesse. La capacità di generare emozioni attraverso la visualizzazione di queste correlazioni segna l’emergere di un inedito modulo espressivo, che invita a riflettere sulla natura stessa dell’arte e sulla sua capacità di evocare risposte emotive profonde.

Attorno a queste ipotesi, dalle quale sono scaturite idee inedite che proporremo presto in questa rubrica, abbiamo voluto elaborare alcune procedure creative che andassero a rappresentare visivamente il concetto di “SIC” all’interno di uno spazio immersivo. Quindi abbiamo costruito un’area espositiva XR all’interno del metaverso “Spatial” in cui sia l’environment che l’architettura sono state studiate anche mediante la collaborazione di sistemi AI, poi abbiamo processato e sviluppato tutta la teoria SIC mediante chat GPT4 a cui abbiamo chiesto anche di produrre i prompt che avremmo utilizzato per creare immagini con l’AI di Midjourney e abbiamo realizzato una mostra. Ambiente, architettura, proposta intellettuale e sua rappresentazione sono state dunque il prodotto di una serie di procedure collaborative il cui risultato può essere sperimentato qui: https://www.spatial.io/s/ArTech-Team-Gallery-SIC-version-650dbb5efa3720c21573c6fb (sia con Visore VR standalone che con PC che con Smartphone). 

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