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Lilibet, The Queen: la mostra a Milano

Regina Elisabetta, icona pop in mostra a Milano

Pochi argomenti polarizzano le opinioni come la Royal Family britannica, tra chi non lo ritiene un tema degno di importanza e chi conosce anche i nomi dei figli del conte Edoardo. Sopra a tutti, come sempre, c’è la regina. Amata e odiata, sovrana di stile, monarca dei record, per qualcuno ultima vera icona pop del nostro tempo, per altri fantoccio di un mondo colonialista da cancellare, Elisabetta II ha nel bene e nel male ispirato artisti, musicisti, sceneggiatori di cinema e tv.

E continua a farlo anche a mesi dalla sua morte. È infatti la protagonista della mostra Lilibet. The Queen, visitabile dal 19 gennaio al 20 febbraio 2023 all’Agostino Art Gallery di Milano (in Via Solari, 72). Curata da Cinzia Lampariello Ranzi, l’esposizione raccoglie una selezione di pezzi unici e multipli realizzati da alcuni dei protagonisti della pop art e della street art internazionale: Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy.

L’esposizione alla Agostino Art Gallery

I lavori esposti sono esito di una ricerca condotta nel 2021 e nel 2022 dai fondatori di Agostino Art Gallery, Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia Lampariello Ranzi, interessati a celebrare il forte valore iconico, politico e culturale di Her Majesty attraverso il linguaggio dell’arte e il confronto tra opere realizzate da artisti appartenenti a diverse generazioni e ambiti geografico-culturali.

«Sono nato a Shaftesbury» racconta Giacomo Christian Giulio Ranzi «ho vissuto in Inghilterra fino alla prima adolescenza e la mia educazione è stata assolutamente inglese. Il mio legame sentimentale con la Royal Family si è intrecciato con le ricerche di Cinzia Lampariello, mia moglie, interessata per formazione ai linguaggi della grafica, della pop e della street art. Ne è nata una collezione d’arte che abbiamo costruito, anche attraverso alcune commissioni, in primo luogo per noi e che con questa mostra abbiamo il piacere di condividere con tutti.»

Le opere

Il percorso espositivo comprende una grande tela di Endless (Lizzy Vuitton Fragile), artista londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. Rappresentato da Cris Contini Contemporary, Endless ha preso parte alla 59ª Esposizione internazionale d’arte – Biennale di Venezia. Nella sua ricerca, ironica e puntuale, ricorrono le ossessioni della società contemporanea, attratta da brand di lusso e celebrità.

Endless, Lizzy Vuitton Fragile, 2019, tecnica mista su tela con finitura inr esina, cm 122×91

La regina risplende in una scultura luminosa di Marco Lodola, tra i cui soggetti ricorrono spesso icone mondiali, da Marilyn Monroe a Mao Tse-tung. L’artista, le cui opere sono presenti in varie collezioni museali, è noto anche per aver realizzato installazioni di luce e scenografie per eventi e spettacoli.

Marco Lodola, Lilibeth, 2022, neon e perspex, cm 125x85x12

Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta. Artista francese noto al grande pubblico per il film Exit Through the Giftshop diretto da Banksy, da oltre vent’anni veicola attraverso pop e street art messaggi di amore e di libertà.

Mr. Brainwash, Queen of Hearts, 2022, litografia, cm 70×50

C’è poi God Save The Queen di Luigi Maria Muratore. Raptuz, classe 1968, nato e cresciuto nell’hinterland milanese è tra i fondatori della TDK crew e, con J Ax, della storica Spaghetti Funk. Sui muri e sulla tela scompone forme e colori attraverso una tecnica di propria invenzione, broken window futurism, che prevede l’uso di spray, scotch di carta e bisturi.

Raptuz, God Save the Queen, 2022, vernice su tela, cm 70×50

Jamie Reid (Londra, 1947) è un artista britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle litografie in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II. Sean O’Hagan di The Observer l’ha descritta come «l’immagine più iconica dell’era punk».

Jamie Reid, God Save the Queen Sex Pistols, litografia, cm 72×100

TVboy, infine, rappresenta la Regina in abiti punk. Alle sue spalle è riprodotta con graffiti e colature di colore la bandiera del Regno Unito, mentre sulla sua maglietta compare la scritta “Punk’s not dead”. Artista italiano di base a Barcellona, Salvatore Benintende (Palermo, 1980), è esponente del movimento NeoPop e padre di TVboy, il suo alter ego.

TVboy, Punk Queen, litografia, cm 70×50

La mostra è realizzata in collaborazione con Cris Contini Contemporary. La Galleria è aperta al pubblico da martedì a venerdì con orario 11.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato ore 16.00-19.30, sabato mattina e domenica su appuntamento. Ingresso libero.

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