La rivoluzione gentile: Personale di Qiu Yi. A cura di Elisabetta Roncati
24 novembre 2022 – 14 gennaio 2023 – MA-EC Gallery, Palazzo Durini – Via Santa Maria Valle, 2, 20123 Milano
Dal 24 novembre al 14 gennaio 2023 la MA-EC Gallery ospita la mostra “La rivoluzione gentile”, prima personale a Milano dell’artista Qiu Yi. La curatela è stata affidata a Elisabetta Roncati e il progetto espositivo propone al pubblico tre installazioni, di cui una inedita, realizzate dall’artista tra il 2019 ed il 2022 e caratterizzate da un’intensa concettualità ed astrazione, sintesi esemplare della sua poetica visiva.
“La canna di bambù è forte in quanto riesce a piegarsi al vento, non lasciandosi abbattere dalle intemperie ma permettendo che la tempesta gli scivoli addosso senza spezzarla” (Confucio)
Qiu Yi è un artista contemporaneo nato nel 1982 a Yantai, in Cina e di stanza oggi a Firenze. Con le sue opere d’arte ci accompagna in una dimensione di unione tra elementi apparentemente distanti tra loro come cultura orientale ed occidentale, passato e presente, tradizione e contemporaneità esprimendosi tramite opere che condensano il suo vissuto artistico multiculturale con l’espressività tipica di alcuni movimenti storici quali l’Informale, il Concettuale e l’Arte Povera.
Partendo dalle filosofie tradizionali cinesi come confucianesimo e taoismo, Qiu Yi crea un racconto visivo carico di significati e significanti volto a costruire connessioni tra mondi solo in apparenza distanti. Le installazioni di Qiu Yi entrano in contatto con gli spazi della Galleria che le ospita senza stravolgerli, ma creando un rapporto armonico in cui il visitatore diviene l’elemento centrale per iniziare il racconto.
La parola alla curatrice della mostra, Elisabetta Roncati
“Sono estremamente soddisfatta di aver avuto l’opportunità di curare una retrospettiva di un artista non europeo, oltretutto alla sua prima esposizione a Milano. Il confronto con l’espressività di Qiu Yi ha permesso di mettere in risalto aspetti della mia formazione e competenza che raramente venivano evidenziati dalla sola attività in ambito di comunicazione digitale. Di contralto proprio l’abilità acquisita nell’interfacciarsi online a pubblici differenti ha facilitato i rapporti con l’artista e la gallerista, entrambi di nazionalità cinese. Culture che si sono fuse in un vicendevole e fruttuoso scambio da cui ha preso vita “La Rivoluzione Gentile”. “
La rivoluzione gentile: il percorso espositivo
Nella prima sala della MA-EC Gallery, sarà possibile ammirare “Mille Parole” (2021): un’opera destinata ad accrescersi nel tempo e che prende il titolo dallo scritto del VI sec. d.C. di Zhou Xingsi utilizzato per l’insegnamento della lingua cinese. Presentata per la prima volta nel 2021 a Firenze, l’installazione questa volta è solo su carta di riso e non su tela. I segni in inchiostro nero perdono i loro connotati linguistico-referenziali per invitare i visitatori a considerarli come puro gesto pittorico, comunque intriso di profondi significati. Non è semplicemente scrittura, ma nemmeno pura azione estetica: anche qui è il delicato equilibrio tra i due atti a prevalere.
Segue la straordinaria opera “Ao Tu” (2019) costituita da vaschette di pietra antica, utilizzate in passato per sciogliere la china, qui tradotte in numerosissimi calchi. L’allestimento completo ne prevederebbe ben 500. Il pieno ed il vuoto si interfacciano: è l’Yin e lo Yang, l’universo maschile ed il femminile e tutto diventa fluido ed interscambiabile. Ancora una volta Qiu Yi diventa crea un ponte artistico tra esperienze ed elementi differenti, piegando la spettacolarità dei suoi interventi al potere della riflessione.
Chiude il percorso espositivo “Profezia” (2022) ispirata dal Daodejing di Laozi, e dal Tondo Pitti e dallo Schiavo Morente di Michelangelo per la sua forma. Come in molte altre sue opere il punto di partenza è la materia organica, l’elemento naturale che secondo Qiu Yi è imprescindibile per aspirare all’equilibrio di fattori a cui tanto anela. Un’ulteriore particolarità di “Profezia” è la sua serialità: la materia di cui è composta la raffigurazione tende man mano ad asciugarsi ed è necessario aggiungere dell’acqua, fattore essenziale di vita, per riportarla al suo stato iniziale. Passato e presente artistico quindi si incontrano dimostrando come tutta la creatività serbi in nuce una matrice classica.
Movimenti lenti, serialità, mise-en-scène: le installazioni di Qiu Yi richiamano le tradizionali pièce teatrali cinesi strizzando però l’occhio all’utilizzo dell’arte fatto dai suoi compatrioti a partire dagli Anni Ottanta del Novecento. Eppure l’intento dell’artista non è di rottura o critica palese. All’azione dirompente lui oppone un metodo differente: agire sulla strada della riconciliazione, usare la riflessione per indurre ad un cambiamento di prospettive che giunga, infine, ad una pacificazione. È quasi sempre necessaria una rivoluzione per apportare una ventata di cambiamento: quella di Qiu Yi è una “rivoluzione gentile” nei modi e nei toni, ma non per questo meno efficace od intrisa di profondi significati.
Who’s Who: Qiu Yi
Nato a Yantai, in Cina, nel 1982, si è laureato in scultura alla Shandong University of Arts. Nel 2011 si è trasferito a Firenze, dove ha completato il Biennio in “Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi” presso l’Accademia di Belle Arti. È Consigliere Speciale per lo Sviluppo Internazionale del Museo Nazionale d’Arte Cinese, Presidente dell’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia e Accademico Corrispondente della Classe di Scultura dell’Accademia delle Arti del Disegno. Oltre alle mostre in Cina, le sue sculture ed installazioni sono state esposte in molte città del mondo: University of Ohio, USA (2007); Ming Zhi, Giappone (2007); Centro d’Arte e Parco Museale di Brajo Fuso, Perugia (2011); Palazzo Medici Riccardi, Firenze (2012); Accademia delle Arti del Disegno, Palazzo dei Beccai, Firenze (2012); Centro Espositivo delle Murate, Firenze (2013); Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2013); Palazzo Vecchio, Firenze (2014); Biblioteca Nazionale, Torino, (2015); Museo di Villa Doria Pamphili, Roma (2015); Museo Storico Nazionale dell’Albania, Tirana (2015); Accademia dei Georgofili, Firenze (2019); “Pieno e Vuoto” Villa Rospigliosi, Prato (2019); “Il sogno della farfalla da ZHUANG-ZI” Cimitero di Chiesanuova, Prato (2020); “Passaggi” Museo dei di Palazzo Datini, Prato (2020-2021); “Mille Parole” Galleria dell’Accademia delle Arti del Disegno, Firenze (2021); “WERDEN. FROM MICHELANGELO TO”, Tiroler Landesmuseen, Innsbruck, Austria (2021). “Archeologie del Futuro”, Palazzo Comunale di Pistoia, Museo Civico di Pistoia(2022); “Profezie”, Serre Torrigiani, Firenze(2022).
Nel 2016 ha fondato a Firenze l’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia, di cui è Presidente, e che ha organizzato e curato diverse mostre: “Storia e Condivisione”, Esposizione di Scultura Italia-Cina, Museo della Misericordia, Firenze, Italia (2016); “Arte e Tecnologia”, Arte contemporanea italiana, Museo di Lan Wan, Qingdao, Cina (2017); “Tra Cielo e Terra. la Natura multiforme”, Pittura contemporanea cinese a inchiostro, Accademia dei Georgofili, Firenze, Italia (2018); “La Via della Scultura”, Sei scultori dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, Chinese National Academy of Sculpture, Chinese National Academy of Arts, Qingdao, Cina (2018); “Intreccio di radici”, Mostra d’arte contemporanea Italia-Cina, Accademia dei Georgofili sotto il loggiato degli Uffizi, Firenze, Italia (2019); “Due culture e lo spazio”, 2ª edizione della mostra d’arte contemporanea italiana, Chinese National Academy of Sculpture, Chinese National Academy of Arts, Qingdao, Cina (2020); “Eco d’Acqua”, Progetto Arte e Natura, The 3rd Sino-Italian Art Exhibition, Accademia dei Georgofili, Firenze(2022).
Ha ricevuto il Gold Prize del “OUCBI Visual Art Contest-China Through Your Eyes”, Ohio, USA (2007) e il Premio della Giuria Arti Visive del Premio Firenze, Firenze, (2019). È stato invitato come relatore al Wu Weishan International Sculpture Art Symposium, National Museum of China, Beijing (2019) ed alla 35th World Conference on Art History – “International Committee for the History of Art (Comité international d’ Histoire de l’Art)”, Firenze. Ha partecipato al progetto di residenza d’artista della Regione Toscana “La Città Continua” (2020). Ha vinto il Premio Ponte Vecchio (2022).
Who’s Who: Elisabetta Roncati
Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica, contemporanea e non, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti. Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media. Negli anni l’account Instagram @artnomademilan ha raggiunto una platea di oltre 44.300 persone. Collabora inoltre con numerose testate giornalistiche di settore e porta avanti attività di consulenza e curatela con specializzazione in arte extraeuropea, in particolare modo africana, islamica ed asiatica. In aggiunta, ad inizio 2022, Elisabetta Roncati ha cofondato il progetto “Artists for Pride”, mirato all’approfondimento, divulgazione e sostegno di espressività artistiche legate alla comunità LGBTQIA+.
Informazioni Utili:
La rivoluzione gentile. Mostra personale di Qiu Yi a cura di Elisabetta Roncati
MA-EC Gallery via Santa Maria Valle 2, 20123, Milano – https://www.ma-ec.it
Opening: 24 novembre ore 18-21 – dal 24 novembre 2022 al 14 gennaio 2023 (martedì – venerdì 10.00-13-00 / 15.00-19.00; sabato 15.00-19.00)