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A Treviso le opere di 20 artisti per le “riflessioni attraverso l’arte contemporanea”

L’Europa non cade dal cielo. Riflessioni attraverso l’arte contemporanea - Richard Mudariki, Whaam, Courtesy dell'artista e Osart Gallery

Richard Mudariki, Whaam, Courtesy dell'artista e Osart Gallery

L’EUROPA NON CADE DAL CIELO
Riflessioni attraverso l’arte contemporanea
A cura di Fondazione Imago Mundi, in collaborazione con il Comune di Treviso

dal 15 ottobre al 11 dicembre 2022
Gallerie delle Prigioni, Ca’ Scarpa, Casa Robegan, Museo Bailo Treviso

Fondazione Imago Mundi, in collaborazione con il Comune di Treviso, presenta dal 15 ottobre la mostra “L’Europa non cade dal cielo. Riflessioni attraverso l’arte contemporanea” , nuovo appuntamento espositivo che intende offrire una riflessione sul nostro continente nel tempo presente, le sue sfide e le sue opportunità. La mostra si sviluppa come itinerario all’interno della città di Treviso e coinvolge quattro sedi: le Gallerie delle Prigioni, Ca’ Scarpa, Casa Robegan e il Museo Luigi Bailo.

Emilio Isgrò, Europe Q99, Courtesy Archivio Emilio Isgrò e Collezione Emiliano ed Ottavia Cerasi Roma
Emilio Isgrò, Europe Q99, Courtesy Archivio Emilio Isgrò e Collezione Emiliano ed Ottavia Cerasi Roma

L’Europa non cade dal cielo presenta una selezione di lavori di venti artisti: Matthew Attard, Gabriele Basilico, Maurizio Cattelan, Jasmina Cibic, Braco Dimitrijević, Claire Fontaine, Olexa Furdiyak, Marco Godinho, Dan Halter, Emilio Isgrò, Yurii Ivantsyk, Annette Lemieux, Richard Mudariki, Arcangelo Sassolino, Santiago Sierra, Giulio Squillacciotti, Slavs and Tatars, Giuseppe Stampone, Paolo Ventura e Dominique White. Utilizzando diverse pratiche artistiche – dall’installazione alla pittura, dal suono alla fotografia fino al video –, gli artisti in mostra invitano a considerare i temi dibattuti oggi in Europa.

Artisti in mostra: Matthew Attard, Gabriele Basilico, Maurizio Cattelan, Jasmina Cibic, Braco Dimitrijević, Claire Fontaine, Olexa Furdiyak, Marco Godinho, Dan Halter, Emilio Isgrò, Yurii Ivantsyk, Annette Lemieux, Richard Mudariki, Arcangelo Sassolino, Santiago Sierra, Giulio Squillacciotti, Slavs and Tatars, Giuseppe Stampone, Paolo Ventura, Dominique White.

A queste opere si affianca una selezione di circa 40 raccolte di Imago Mundi Collection dedicate ai Paesi europei. Le opere in mostra, nel formato 10×12 cm, concorrono a esprimere la ricchezza variegata e affascinante della cultura visiva e concettuale del nostro continente, in un abbraccio che si estende dal Mediterraneo fino all’Artico.

L’Europa non cade dal cielo. Riflessioni attraverso l’arte contemporanea

Il titolo dell’esposizione si ispira a un testo di Altiero Spinelli, da molti considerato uno dei padri del federalismo europeo, che nei suoi scritti del secondo dopoguerra espone e anticipa alcuni dei temi all’epoca urgenti e oggi ancora attuali, come la creazione e lo sviluppo di una identità europea, la gestione delle fonti energetiche, il ruolo della diplomazia europea nello scacchiere internazionale e l’impegno per la pace. La mostra vuole contribuire a far riflettere sulle identità dell’Europa di oggi, anche in considerazione delle sfide che in questi ultimi anni ha affrontato: dai flussi migratori all’emergenza sanitaria, dalla crisi climatica alle vicende geopolitiche, fino ai recenti conflitti. Proprio per approfondire questa discussione, la mostra prevede anche un calendario di appuntamenti con giornalisti, studiosi e ricercatori, esperti di politica internazionale. A loro viene chiesto di aiutare a comprendere il significato di comunità, andando oltre i confini nazionali ed europei. Il primo incontro, dal titolo “Come la guerra cambia il mondo”, si tiene lunedì 17 ottobre alle 18 a Palazzo dei Trecento, Treviso, con Lucio Caracciolo, direttore di Limes.

  • Alle Gallerie delle Prigioni la riflessione è sull’identità culturale europea, con le collezioni Imago Mundi dedicate ai Paesi della regione orientale. Tutte le opere mostrano come l’Europa sia da sempre un crogiuolo di culture, lingue etradizioni che convivono e al contempo creano dissonanze e conflitti quando realtà ibride diventano coabitazioni forzate.
  • A Ca’ Scarpa il focus è sul concetto di incontro tra culture diverse, tra Nord e Sud e trova espressione in Stadium, opera di Maurizio Cattelan, presentata qui dopo trent’anni dalla sua ultima esposizione in Italia: un calcio balilla lungo oltre 6 metri con 22 postazioni, 11 per parte, che si attiva con happening artistici in cui due squadre si affrontano. A completare il percorso espositivo, le collezioni Imago Mundi dedicate al Nord Europa.
  • A Casa Robegan l’attenzione si concentra sul Mediterraneo, con le collezioni Imago Mundi dei Paesi che vi si affacciano. Si propone qui una ricerca sui confini mentali e fisici che delimitano il continente europeo, con il mare che da sempre rappresenta una barriera che, se da un lato arresta il cammino, dall’altro apre nuovi orizzonti.
  • Il Museo Luigi Bailo accoglie infine la raccolta di Imago Mundi Collection dedicata all’Italia, che si affianca alla mostra in corso su Antonio Canova, in un ideale filo rosso che unisce l’arte neoclassica a quella contemporanea e celebra il genio artistico e la creatività del nostro Paese.

 

 

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