L’estate nell’arte. Gustave Flaubert diceva che “un’estate è sempre eccezionale, sia essa calda o fredda, secca o umida” portandoci tutta la bellezza ed energia della bella stagione con questa sua riflessione. L’estate nell’arte è un soggetto che è stato rappresentato e descritto – tra colori, mare e natura – da tanti artisti nel corso della storia. Tra i tanti capolavori che omaggiano la bella stagione, vi presentiamo quattro opere sul tema: da Hopper a Renoir.
L’estate nell’arte: 4 opere d’arte famose
Edward Hopper, Second Story Sunlight, 1960
Second Story Sunlight è un dipinto del 1960 dell’artista americano Edward Hopper. Raffigura due donne di età diverse sul balcone del secondo piano di una casa bianca. La donna più anziana legge un giornale mentre la donna più giovane si siede sulla ringhiera. Siamo in una scena estiva ma i vibranti colori diventano protagonisti facendoci sognare questo scena estiva. Hopper ha descritto il dipinto a Katharine Kuh come uno dei suoi preferiti personali. Secondo Hopper, il dipinto era “un tentativo di dipingere la luce solare come bianca senza quasi nessun pigmento giallo nel bianco” e “qualsiasi idea psicologica dovrà essere fornita dallo spettatore”. La moglie di Hopper, Josephine, ha posato per entrambe le donne nella foto. Ciò è stato contestato dai vicini di Hopper, Marie Stephens e dalla figlia adolescente Kim, che hanno sostenuto che la giovane donna doveva essere ispirata a una di loro, citando le dimensioni del busto della donna raffigurata. Il dipinto fu terminato il 15 settembre 1960
David Hockney è grazie alla vendita di quest’opera sul podio degli artisti viventi più pagati al mondo. La sua opera “Portrait of an Artist (Pool with Two Figures)” è stata battuta all’asta di Christie’s a New York, del 15 novembre, per l’astronomica cifra di 90,3 milioni di dollari (circa 80 milioni di euro). Il suo dipinto (acrilico su tela) Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), rappresenta due leitmotiv tra i più noti della sua produzione artistica: il doppio ritratto e la piscina.
‘It is an interesting formal problem; it is a formal problem to represent water, to describe water, because it can be anything. It can be any colour and it has no set visual description,’ Hockney has said. ‘[The pool paintings] were about the surface of the water, the very thin film, the shimmering two-dimensionality.’ @Christie’s
Georges Seurat, I bagnanti ad Asnières (1883-1884)
L’opera raffigura un gruppo di bambini, uomini e donne che trascorrono una giornata ad Asnières-sur-Seine – la periferia dell’Île-de-France. Sullo sfondo osserviamo le fabbriche di Clichy che ci riportano alla nascente industrializzazione della capitale. Il dipinto è realizzato con la tecnica del pointillisme, con giustapposizione di pennellate divise. ll dipinto di Seraut fu inviato al Salon del 1884 e rifiutato dalla giuria e presentato per la prima volta al pubblico al Salon des Artistes Indépendants. La critica si spacco in due: da un lato gli oppositori e dall’altro i sostenitori quali Paul Signac che affermò che l’opera era stata realizzata…:
«… a grandi colpi piatti stesi gli uni sugli altri e usciti da una tavolozza composta, come quella di Delacroix, di colori puri e di colori terrosi. Questi ultimi fanno sì che il quadro resti offuscato e meno brillante di quelli dipinti dagli impressionisti con la loro tavolozza ridotta ai colori prismatici. Ma l’applicazione delle leggi del contrasto, la separazione metodica degli elementi – luce, ombra, colore locale, reazioni – il loro corretto dosaggio e il loro equilibrio conferivano alla tela una perfetta armonia» |
Renoir – In summer, 1868
In Summer è un dipinto ad olio su tela del 1868 di Pierre-Auguste Renoir, un ritratto di Lise Tréhot di circa 20 anni. Tréhot fu la compagna di Renoir dal 1866 al 1871 circa. Renoir la ritrasse almeno 23 volte, inclusa Lisa con un parasole, dipinta nel 1867, il primo dipinto che ottenne un significativo successo di critica e che fu ammirato al Salon di Parigi nel 1868. Questo successo potrebbe aver ispirato Renoir a dipingerla di nuovo, questa volta in uno stile più informale. La figura femminile è qui accuratamente ritratta, ma lo sfondo è invece stato realizzato con audaci tratti di colore con ampie pennellate che suggeriscono che fogliame sia illuminato dal sole. Un sottile cerchietto rosso le tira indietro i capelli dal viso, con folte chiome ondulate e scure che le cadono sciolte sulle spalle e sul corpetto bianco. La spallina di destra le è caduta dalla spalla, creando una scollatura molto profonda. La giovane ha un’espressione distante, guarda a destra dello spettatore. Le sue braccia nude si appoggiano su una gonna a strisce rosse e bianche, con alcune foglie verdi tenute nella mano destra. Il dipinto è firmato “A. Renoir” su una parte della sedia in basso a sinistra.