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Dante Alighieri 3.0: quando la Divina Commedia incontra il Digital e l’arte

Dante Alighieri 3.0: quando la Divina Commedia incontra il Digital e l'arte

Dante 3.0: divinecomedy.digital

L’arte e la letteratura stanno diventando sempre più digital e accessibili al grande pubblico ed ecco che anche Dante Alighieri diventa interattivo grazie ad un progetto inedito che coniuga la Divina Commedia con la tecnologia. In occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, The Visual Agency – società italiana tra le prime al mondo nei servizi per la data visualization e l’information design – ha ideato e lanciato divinecomedy.digital: un’applicazione multimediale che accompagna il pubblico a navigare ed esplorare online la Divina Commedia e (e qui sta la novità) alla scoperta delle opere d’arte collegate o strettamente ispirate al poema di Dante.

A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, questo progetto di Digital Humanities celebra, attraverso un sito di slow surfing, l’influenza che la Commedia ha avuto sul patrimonio artistico globale, ispirando milioni di persone in Italia e nel mondo.    by divinecomedy.digital

Un viaggio virtuale: quando la letteratura incontra l’arte e la tecnologia

Accedendo al sito divinecomedy.digital si può intraprendere un viaggio virtuale nella Divina Commedia e le sue tre cantiche e i suoi canti: la novità – ed innovazione – di questo portale è che per ogni canto si possono visualizzare online le opere d’arte ad esso ispirate. Nel dettaglio troviamo circa 1.000 capolavori di artisti (da Sandro Botticelli a Joseph Anton Koch) che negli ultimi sette secoli si sono ispirati alle scene descritte da Dante Alighieri nella sua “Comedia“. Ad esempio, navigando sul portale nell’Inferno – tra i lussuriosi del V canto troviamo le opere “The Circle of the Lustful Francesca Da Rimini” di William Blake e il bellissimo dipinto “Paolo and Francesca” di Mosè Bianchi – per citarne solo alcuni. E ancora nel primo canto del Paradiso Beatrice spiega a Dante il potere dell’universo di Sandro Botticelli.

Dalla lingua volgare fiorentina di Dante Alighieri all’Intelligenza Artificiale

Il portale bilingue (Italiano e Inglese) divinecomedy.digital organizza le opere attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale. Le immagini vengono infatti raggruppate nelle tre Cantiche, quindi nei cerchi, cornici e sfere, infine per singoli canti (a ciascun canto corrispondono da 3 a 6 scene). Seguendo questo ordine, il visitatore che accede online al sito può decidere di soffermarsi sulle singole scene, o approfondire i dettagli delle corrispettive opere. L’Intelligenza Artificiale sappiamo ormai che lavora molto bene quando ci sono disponibili i Big Data – e certo la Divina Commedia con le opere ad essa correlata in 7 secoli di storia sono un database perfetto.

Digital chiama Social

A parlarci di questo interessante ed inedito progetto è la dott.ssa Elisabetta Roncati, che dopo aver conseguito il master in arte islamica alla Oxford University, ha fondato Art Nomade Milan – un sito di approfondimento e divulgazione di arte e cultura. La sua grande passione per l’arte – oltre all’arte tessile, africana ed islamica di cui è una grande conoscitrice – l’ha portata a condividere contenuti culturali sui Social – ed oggi è (anche) una nota Art-influencer. Per divinecomedy.digital – Elisabetta Roncati ha partecipato alla comunicazione e diffusione sui social del progetto raccontando anche come The Visual Agency ha saputo realizzare una call-to-action – una visione di un progetto non solo fruibile per il grande pubblico ma anche partecipativo.

© Divinecomedy.digital

La call to action

Oltre a poter esplorare i canti della Divina Commedia per vedere le opere ad essi correlate – l’utente può segnalare all’applicazione un’opera ispirata o che rimanda a un canto o ad una specifica scena. Il progetto divinecomedy.digital si propone quindi essere non solo una piattaforma di consultazione online ma anche un’applicazione partecipativa: il pubblico è chiamato a contribuire – ad arricchire quello che è il database di immagini di opere d’arte con la funzione “Segnala un’opera”. Un portale digital in divenire – che ci racconta l’influenza di un Poema senza tempo nei 7 secoli trascorsi dalla sua prima edizione originale del 1321. Il sito è consultabile anche su tablet e mobile, con accesso gratuito e diretto, senza alcuna registrazione. É inoltre a disposizione dell’utente l’opzione di una voce narrante che recita i versi nel momento della consultazione.

«La missione della nostra agenzia, specializzata nelle metodologie di digital humanities, è quello di rendere più accessibile a tutti il ricco patrimonio culturale e i capolavori italiani,  utilizzando la data visualization come uno strumento analitico ed esplorativo, capace di proiettare una nuova luce su questo lavoro di straordinaria complessità e raffinatezza». Matteo Bonera, Creative Director di The Visual Agency

© Divinecomedy.digital

The Visual Agency

Con sedi a Milano e Dubai, The Visual Agency, fondata nel 2012 da Paolo Guadagni, e tra le realtà più rilevanti al mondo nella visualizzazione dei dati e nella comunicazione della complessità, collabora con Paolo Ciuccarelli, direttore del Center for Design al College of Arts, Media and Design della prestigiosa Northeastern University di Boston. In quasi 10 anni di attività sono stati numerosi i premi internazionali ottenuti per le sue visualizzazioni: tra i più recenti, il Webby Awards per la “Best Data Visualization of the Year” e il Golden Novum Design Award per la categoria “Sustainable Design of the Year”, entrambi conferiti per il pluripremiato progetto sul Codice Atlantico (www.codex-atlanticus.it), che raccoglie la digitalizzazione dei 1.119 fogli di Leonardo da Vinci, un esempio di applicazione dell’information design nelle digital humanities. The Visual Agency lavora per clienti nazionali ed internazionali come Allianz, Barilla, Campari, Despar, Eni, Luxottica e UNICEF.

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