Guernica è uno dei capolavori di Pablo Picasso ed è stata realizzata nel giugno 1937. Picasso realizzò questo imponente dipinto su tela (3,5 metri di altezza e 7,8 metri di larghezza) in soli due mesi e lo espose nel padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi. Picasso ha qui raffigurato le atrocità e le tragedie causate della guerra, in riferimento al massacro della città basca di Guernica durante la guerra civile spagnola. Guernica rappresenta un grande messaggio contro la guerra – e di quali devastazioni porti, e le sue dimensioni amplificano sicuramente questo potente messaggio.
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La lettura dell’opera
La lettura dell’opera dovrebbe essere da destra a sinistra in base alla sua collocazione originale all’ingresso del padiglione Spagnolo. Iniziamo quindi ad osservare a destra una donna che urla tutto il suo orrore e dolore con le braccia verso l’alto e alla sua sinistra una figura – quasi un fantasma o uno spettro con in mano una lampada ad olio. In basso un’altra figura di donna che avanza verso il centro in questo teatro di orrori. Anche gli animali sono travolti dalla guerra: il cavallo al centro pare nitrire terrorizzato e sotto i suoi zoccoli vediamo il cadavere di un soldato che impugna una spada con la lama spezzata con un fiore. In alto vediamo una lampadina elettrica che illumina questo spettacolo straziante.
A sinistra, di forte suggestione vediamo raffigurata una madre che stringe il figlio neonato che non da più segni di vita. Il toro, che riprende la simbologia del sacrificio nell’arena durante la corrida qui rimanda ad una scena della natività sconvolta dal bombardamento. La colomba in altro, simbolo universale di pace è ferita e si unisce alla scena con la sua forte simbologia. Un punto di non ritorno: non c’è fede, non c’è un Dio, ci sono solo le atrocità della guerra e questo dipinto la rappresenta con la forza devastante.
La Simbologia di Guernica
Il soggetto di Guernica è il bombardamento della città di Guernica da parte dell’aviazione nazista avvenuto nel 1937. Picasso dipinge questa monumentale opera nel Giugno del 1937, raccontando con il suo Cubismo Sintetico le atrocità della Guerra. Picasso realizza questo monumentale capolavoro in soli due mesi e non solo documenta la storia del bombardamento della città basca ma va ad assumere una simbologia morale universale delle atrocità della guerra . L’opera fu commissionata a Picasso dal Governo Repubblicano Spagnolo per l’esposizione di Parigi e da li fu esposta in tutto il Mondo.
Analisi dell’opera: la Storia di Guernica
L’opera fu commissionata a Picasso direttamente dal Governo Repubblicano per rappresentare la Spagna all’esposizione mondiale di Parigi del 1937. Pablo Picasso era già un artista ben noto e acclamato dalla critica a quel tempo e direttore, in absentia, del Museo del Prado di Madrid con uno stipendio di 15mila pesetas all’anno. Picasso ricevette un acconto iniziale di 50 000 franchi, ed un secondo pagamento di 150 000 franchi per un totale che corrisponde oggi a circa 140.000 euro. Ci sono diverse diatribe su come Picasso reagì a tale acconto ma quello che ci interessa sottolineare è che il ricevimento del pagamento a distanza di anni consentì al governo spagnolo di rivendicare la proprietà del dipinto. Dopo aver ricevuto questa importante commissione Picasso non lavorò sull’opera per tre mesi, fino a quando Josep Renau, l’allora direttore delle Belle Arti della Spagna Repubblicana, lo convinse ad accettare. Picasso terminerà Guernica in tempo appena in tempo per l’Esposizione Internazionale. Una copia di Guernica – un arazzo – si trova esposta in una sala del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Analisi dell’opera: lo stile
Picasso lavorò su grande tela di juta trasportata nello studio di Picasso in Rue des Grands Augustins a Parigi. La tela fu preparata da Picasso con una tecnica tradizionale al fine di proteggere la superficie e dare un effetto brillante (Pablo Picasso cercava di dare infatti alla superficie un effetto di uno specchio a piombo). La gamma di colori usati come si può ben notare p povera: fondo nero e figure realizzate in bianco con sfumature di grigio. Il risultato è un forte contrasto tra le figure deformate – che urlano gli orrori della Guerra – di Guernica e il fondo scuro. Non vi è – in linea con lo stile del Cubismo Sintetico di Picasso – una prospettiva geometrica ma le linee oblique in alto creano una sorta di scatola prospettica – una scenografia che accoglie e mette in risalto la scena. Il risultato è un’opera magnetica che mostra allo spettatore la forza ed intensità del suo messaggio.
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