NotiziArte

“Robot. The Human Project”. La mostra al Mudec che racconta la storia dei Robot

Robot

Robothespian 2017 Engineered Arts Ltd Crediti fotografici © Engineered Arts Ltd

“Robot. The Human Project”

Dall’1 maggio fino all’1 agosto il MUDEC di Milano ospita l’esposizione “Robot. The Human Project”. Questa mostra racconta al pubblico l’affascinante storia dei Robot, partendo dalle prime creazioni meccaniche fino agli ultimi androidi oggi realizzati. Un viaggio di scoperta e meraviglia per conoscere lo sviluppo della robotica nel corso dei secoli e la relazione tra l’uomo e il suo doppio artificiale.

mostra Robot
LIRA-Lab
James
2001-2004
Genova, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia © Istituto Italiano di Tecnologia

L’avventura della robotica è un racconto affascinante, che il Mudec affronta in una mostra che mette al centro del percorso l’essere umano e il suo rapporto con il robot tra passato, presente e futuro.

Il percorso della mostra è stato accuratamente studiato per coinvolgere il visitatore che è invitato ad interagire con alcune creazioni robotiche, esprimere la propria opinione sulla relazione uomo-macchina e ad approfondire, attraverso una serie di video, le funzionalità degli oggetti meccanici esposti e delle futuristiche creazioni robotiche quali le protesi di ultima generazione. Dai primi tanto complessi quanto meravigliosi orologi realizzati a cavallo tra il 1500 e 1600 fino a WalkMan, il mastodontico umanoide che pesa un quintale ed è alto 1,85 mt, pensato per intervenire in scenari di emergenza come incendi o terremoti.

Nessun prodotto trovato.

Le sezioni della mostra

Il percorso espositivo segue una progressione cronologica e tematica. Le prime sale ospitano le pionieristiche creazioni meccaniche e una serie di automi originali giunti da tutta Europa. Dall’Automa cinquecentesco di Janello Torriani alla copia dello Schiavo incatenato proveniente dal museo di Manfredo Settala. E ancora: spettacolari gioielli di oreficeria come la settecentesca “Gabbia con uccelli canori” che al suo interno contiene due uccelli in grado di cinguettare e muovere le ali. Si prosegue alla scoperta dei calcolatori incluso il visionario “Olivetti Programma 101”. Ci spostiamo nella Terza sezione per scoprire il mondo Bionico. In esposizione anche le protesi di mani meccaniche in grado di leggere il sistema nervoso.

Copia dell’automa con testa di diavolo proveniente dal museo di Manfredo Settala – ditta UNOCAD – 2015
Milano, Civiche Raccolte d’Arte Applicata, Castello Sforzesco
© Civiche Raccolte d’Arte/Foto Saporetti, Milano

Dalle creazioni meccaniche ai Robot

Arriviamo infine alle sezioni “I Robot tra noi” e ” Società Automatica” per ammirare esposti una serie di Robot come il famosissimo Pepper che ha la capacità di leggere le emozioni o “Pando” in grado di reagire alle azioni umani con espressioni facciali. E ancora: RoboThespian che non ha bisogno di didascalie informative poiché è lui stesso che ci racconta come è fatto e cosa è in grado di fare. Il visitatore è qui invitato a interagire con alcuni Robot per esplorarne le capacità e caratteristiche. Coinvolgente ed interessante la sezione “Robot Invasion” – curata dal collezionista ed esperto di Pop Culture Fabrizio Modina – che ci porta alla scoperta del lato “fantastico e creativo” della storia dei robot, droidi ed androidi della cultura nipponica che hanno ispirato libri, fumetti e cartoni animati: da Gundam a Jeeg. Una sezione che piacerà sicuramente ai più piccoli ma che ha un gran fascino anche per noi adulti.

“Con il robot umanoide, replica del suo creatore, l’uomo mira a realizzare un progetto creativo di invenzione ed espansione delle proprie facoltà fisiche e intellettive, per intervenire sul mondo esterno. Una operazione di mimesi, quella degli androidi, che facilita l’inserimento del robot nell’ambiente umano e la comunicazione con gli uomini.” Antonio Marazzi, co-curatore della mostra

Hannes – protesi di mano robotica sviluppata da IIT e INAIL – 2019
Genova, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia © Istituto Italiano di Tecnologia

I curatori

La mostra coniuga un triplo approccio che permette al visitatore di scoprire la storia dei robot dal punto di vista tecnico-scientifico, antropologico e artistico. La curatela è stata affidata a  Alberto Mazzoni, fisico e bioingegnere, responsabile scientifico del Laboratorio di Neuroingegneria computazionale dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Antonio Marazzi, antropologo, già professore ordinario di Antropologia Culturale e Direttore del corso di perfezionamento in Antropologia Culturale e Sociale presso l’Università di Padova; Lavinia Galli, storica dell’arte e conservatrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano.

La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, in collaborazione con Fondazione Deloitte, main sponsor del Museo, l’Istituto di Bio Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il principale istituto universitario dedicato alla ricerca sulla robotica in Italia e al supporto tecnico e scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT); inoltre è realizzata grazie al sostegno di Gruppo Unipol, che è main sponsor del progetto.

Pepper
2014
SoftBank Robotics

INFO UTILI:

INFO UTILI:
MUDEC – Museo delle Culture di Milano (Via Tortona, 56)

01/05/201 – 01/08/2021
Intero € 14 | Ridotto € 12
tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)

Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – domenica 10.00 – 19.30
Prenotazione obbligatoria sabato e domenica sul sito: https://ticket24ore.vivaticket.it/ La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)

In queste settimane gli orari di visita sono soggetti a cambiamenti legati all’andamento dell’emergenza sanitaria e alle disposizioni comunali. Per conoscere gli orari di visita aggiornati, le modalità di ingresso in mostra e i protocolli di sicurezza usati all’interno del museo per il controllo e il contenimento della diffusione del virus Covid- 19 controllare sempre sul sito mudec.it | info@mudec.it

Nessun prodotto trovato.

Exit mobile version