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Dipinti famosi, frasi e poesie per celebrare la giornata internazionale della Danza

danza

The Dance Foyer at the Opera on the rue Le Peletier Edgar Degas ca. 1872 olio su tela 32×46 cm Musée d'Orsay, Parigi

La Giornata internazionale della Danza

Il 29 aprile si celebra la Giornata Internazionale della Danza promossa dall’ International Dance Council dell’UNESCO. Per rendere omaggio alla danza abbiamo raccolto alcuni splendidi dipinti, riflessioni e poesie che ci raccontano la forza, il fascino e la bellezza della Danza.

Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare. Rudolf Nureyev

Edgar Degas La stella (1876-78); pastello e inchiostro su carta, 44,2×34,3 cm, Philadelphia Museum of Art

Nulla è così necessario agli uomini come il ballo… Senza il ballo, un uomo non saprebbe far nulla… Quando un uomo ha commesso uno sbaglio nella propria condotta, sia negli affari di famiglia, sia nel governo di uno stato, sia nel comando di un esercito, non si dice sempre: “Il tale ha fatto un passo falso in un certo affare”? E fare un passo falso, da cosa deriva se non dall’ignoranza del ballo?
Molière

Henri de Toulouse-Lautrec
Ballo al Moulin Rouge
1889-1890, olio su tela 115×150 cm
Museum of Art, Filadelfia

La stessa corrente di vita
che scorre nelle mie vene,
notte e giorno scorre per il mondo
e danza in ritmica misura.
E’ la stessa vita che germoglia
gioiosa attraverso la polvere
negli infiniti fili dell’erba
e prorompe in onde tumultuose
di foglie e di fiori.
Rabindranath Tagore

Gino Severini, Ballerina in blu, 1912, collezione Gianni Mattioli presso collezione Peggy Guggenheim, Venezia

La danzatrice – Gibran Khalil Gibran
Per un giorno, la corte del principe invita una danzatrice
accompagnata dai suoi musicisti.

Ella fu presentata alla corte,
poi danza davanti al principe
al suono del liuto, del flauto e della chitarra.

Ella danza la danza delle stelle e quella dell’universo;
poi ella danza la danza dei fiori che vorticano nel vento.
E il principe ne rimane affascinato.

Egli la prega di avvicinarsi.
Ella si dirige allora verso il trono
e s’inchina davanti a lui.
E il principe domanda:

“Bella donna, figlia della grazia e della gioia, da dove viene la tua arte?
Come puoi tu dominare la terra a l’aria nei tuoi passi,
l’acqua e il fuoco nel tuo ritmo?”

La danzatrice s’inchina di nuovo davanti al principe e dice:

“Vostra Altezza, io non saprei rispondervi,
ma so che:

L’Anima del filosofo veglia nella sua testa.
L’anima del poeta vola nel suo cuore.
L’Anima del cantante vibra nella sua gola.
Ma l’anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo.”

Henri Matisse, La danza, 1909-1910, olio su tela, 259.7 x 390.1 cm. San Pietroburgo, Hermitage

La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è quello di far passare la parola attraverso il gesto.
Carla Fracci

P A. Renoir, Ballerina, 1874, olio su tela, National Gallery of Art, Washington

Io crederei solo ad un dio che sapesse danzare. E quando vidi il mio diavolo, lo trovai serio, esatto, profondo e solenne. Era lo spirito della gravità, per lui precipitano tutte le cose: non si uccide con l’ira, ma con il sorriso. Su, uccidiamo lo spirito di gravità! Ora sono leggero, ora volo, ora mi vedo sotto di me, ora è un dio che si serve di me per danzare. Così parlò Zarathustra.
(Friedrich Nietzsche)

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