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In viaggio con Paul Gauguin: verso il paradiso perduto di Tahiti

Il 7 giugno del 1848 nasceva a Parigi Paul Gauguin, uno dei più importanti pittori francesi. Le sue opere ci fanno ancora oggi sognare e ci incantano per la loro intensità ed espressività. Dietro a questi capolavori si nasconde un artista con una vita intensa e complessa con un fil rouge sempre costante: il viaggio. Ripercorriamo con Gauguin la sua vita attraverso i viaggi che lo hanno portato da Parigi a Tahiti, il suo amato e ambito paradiso perduto.

Paul Gauguin, Ia Orana Maria (1891); olio su tela, 113,7×87,7 cm, Metropolitan Museum of Art, New York

“Verrà un giorno in cui mi rifugerò nella foresta in un’isola dell’oceano a vivere d’arte, seguendo in pace la mia ispirazione”. Paul Gauguin

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Gauguin nasce il 7 giugno 1848, figlio del giornalista liberale Clovis Gauguin e di Aline Marie Chazal, femminista sostenitrice dell’amore libero. All’età di un anno, Gauguin s’imbarca con la sua famiglia su un piroscafo per il Sud America. Il tema del viaggio – soprattutto del viaggio in mare – sarà una costante nella vita di Gauguin, quel desiderio di scoperta che lo porterà in età adulta ad lasciare la moglie e i suoi 5 figli alla ricerca della natura primitiva, che troverà a Tahiti, in Polinesia.
Nafea Faa Ipoipo? (When Will You Marry?), Paul Gauguin, 1892, Olio su tela, 105×77,5 cm, © Fondazione Beyeler, Riehen, Svizzera

Mare & Arte

Nel 1865 Gauguin cerca di entrare alla scuola navale di Orleans ma non riesce a superare l’esame di ammissione, quindi decide di imbarcarsi come allievo pilota in un mercantile diretto a Rio de Janeiro, in Brasile. Con la Marina Francese Gauguin girò il mondo, ritornò in Perù, visita Rio de Janeiro e nel 1867 arriva in India. Quando la madre muore, nel 1867, Gauguin tornò in Francia per arruolarsi nella marina militare. Combatté valorosamente per la sua patria: aveva solo ventitré anni. Nel 1871 si trasferisce a Parigi, dove inizia ad avvicinarsi al mondo dell’arte e a studiare da autodidatta, si sposa due anni dopo e si iscrive all’Accademia Colarossi e avvicinandosi agli ambienti impressionisti. Dopo una gioventù passata viaggiando, Gauguin torna ad uno stile di vita borghese: nel 1873 si sposa con Mette Gad, che gli diede ben cinque figli, Émile (1874), Aline (1877-1897), Clovis (1879-1900), Jean-René (1881) e Paul (1883-1961). Continuerà a viaggiare in Europa alla ricerca della fortuna che non arriva.

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E ancora viaggi

Nel 1887 Gauguin parte per la Martinica, dove, senza soldi, si arruola come marinaio per rientrare in Francia. E’ in Bretagna che scopre “l’elemento selvaggio e primitivo” che riporta nella sua pittura attraverso un nuovo stile: il cloisonnisme o sintetismo ma presto Gauguin vuole lasciare questa regione e Van Gogh, col quale aveva condiviso questo periodo – e convissuto insieme -. Tra Parigi e la Bretagna, senza entrare nei dettagli dell’evoluzione e del suo percorso artistico, continuiamo a viaggiare con Gauguin: un lungo viaggio – 65 giorni – per arrivare da Marsiglia a Papeete, il capoluogo di Tahiti, dove si presenta al governatore come «inviato in missione artistica». I bellissimi dipinti che invia da Tahiti in Francia non fruttano abbastanza guadagno, così Gauguin rientra a Marsiglia – usando i 700 franchi inviati dalla moglie-. E ancora Parigi, Copenaghen, la Bretagna per poi ritornare nell’amata Polinesia – dove, grazie ad un prestito, si compra un terreno a Paunaania e si fa costruire una casa. Gauguin ha debiti su debiti, è malato e infine arriva la depressione che lo porta a tentare il suicidio. Gauguin, ammalato di sifilide, si spegne l’8 maggio 1903 a Hiva Oa, dopo una vita avventurosa, legata all’arte, al viaggio e alla scoperta.

Paul Gauguin, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? (1897-1898), olio su tela, 139×374,5 cm, Museum of Fine Arts, Boston

Il paradiso perduto di Paul Gauguin: Tahiti

Donne bellissime, spiagge, idoli primitivi e la rigogliosa natura della Polinesia: l’energia dei quadri Polinesiani di Gauguin è quasi tattile. Gauguin visse a Tahiti per lungo tempo e qui riuscì a comprare la sua ultima dimora, sulla costa Sud, dove poteva ammirare l’oceano. Un ritorno alle origini, a quella natura quasi primordiale, lontano dal mondo moderno. Gauguin troverà in Polinesia il suo paradiso perduto, una vita semplice lontana dal rumore della società. Osservando i dipinti realizzati a Tahiti ci sembra anche a noi di ritrovarci in un mondo parallelo, esotico in cui la semplicità è pura bellezza. Nel piccolo villaggio di Papeari, si trova oggi il Paul Gauguin Museum che raccoglie alcuni cimeli della permanenza sull’isola del pittore, schizzi ed alcune copie delle sue opere più famose di questo periodo.

Paul Gauguin, L’onda, 1888, olio su tela

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