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Il restauro della Madonna del latte di Murillo rivela la presenza di un altro dipinto

Murillo Madonna del latte

Murillo Madonna del latte - pre restauro

Gallerie Nazionali di Arte Antica: I primi risultati del restauro della Madonna del latte di Murillo rivelano la presenza di un altro dipinto

Nell’ottobre 2020, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno iniziato il restauro della preziosa opera “Madonna del latte” di Bartolomé Esteban Murillo grazie ai fondi museali e al contributo dei proventi raccolti con la vendita del Vino Civitas, iniziativa promossa dall’Associazione Civita in collaborazione con la Tenuta Caparzo di Montalcino.

Murillo Madonna del latte – pre restauro

La “Madonna del latte” detta anche Madonna zingara, è uno dei capolavori di Murillo, olio su tela, misura cm 164 x 108 ed è conservata alla Galleria Corsini. Questo dipinto è un chiaro esempio della straordinaria abilità di Murillo di raccontare e rappresentare i soggetti religiosi con una grandiosa semplicità espositiva rendendola una “narrazione familiare”. La “Madonna del latte” è stata una delle opere che nell’Ottocento ha ottenuto una grande attenzione dai visitatori che si recavano alla Galleria per ammirarla. L’opera venne eseguita intorno al 1675 a Siviglia.

 “Sono innamorato della Vergine di Murillo della Galleria Corsini. La sua testa mi perseguita e i suoi occhi continuano a passarmi davanti come due lanterne danzanti”. Gustave Flaubert, 1851

La “Madonna del latte” detta anche Madonna zingara, è uno dei capolavori di Murillo, olio su tela, misura cm 164 x 108 ed è conservata alla Galleria Corsini.

Il restauro

Dopo alcuni lavori ottocenteschi e un restauro degli anni Novanta del Novecento, siamo giunti al terzo intervento documentato sulla tela, portato avanti da Alessandra Percoco, del laboratorio di restauro delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, diretto da Chiara Merucci. Le tecniche di analisi hanno fatto grandi passi in avanti e hanno permesso allo staff incaricato di effettuare analisi mai fatte prima. Non sono mancate le scoperte.

La tela è stata sottoposta per la prima volta ad una serie di indagini diagnostiche: radiografia, riflettografia IR, analisi multispettrali, fluorescenza a raggi X (XRF) e a un’accurata opera di pulitura per rimuovere le vernici ossidate e vecchi ritocchi. Sono stati effettuati anche alcuni prelievi per effettuare analisi stratigrafiche sull’opera.

Bartolomé Murillo Madonna del latte – Radiografia

La scoperta: Un dipinto sotto il dipinto

Con grande stupore si è  scoperto la figura di un santo – quasi sicuramente di un San Francesco in preghiera – in fase avanzata di esecuzione, al di sotto della figura della Vergine. I lavori di restauro e di ricerca proseguono per cercare ulteriori segreti della tela e per approfondire l’incredibile storia collezionistica dell’opera, che a distanza di secoli non smette di stupire. Tutte le scoperte saranno oggetto di una presentazione a Palazzo Barberini in programma per l’aprile 2021.

Alessandro Cosma, curatore delle Gallerie e responsabile dell’intervento: “Il riuso delle tele non è una novità, ma qui l’eccezionalità sta nell’impiego di parti appartenenti a una figura precedente riusate come base per il nuovo quadro, come le pieghe del saio del santo che formano il panneggio della gamba della Madonna”.

 

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