I dipinti di grandi dimensioni
Nella storia dell’Arte, alcuni elementi che determinano l’essere un capolavoro sono lo stile e il messaggio dell’opera. La dimensione del dipinto – che sia piccola o grande – non è una determinante della “qualità” di un’opera. La grande dimensione può però avere un grande effetto scenico e amplificarne il messaggio, che voglia essere la commemorazione di un momento importante della storia (vedi il dipinto dell’ “Incoronazione di Napoleone”) o lanciare un messaggio forte con tanti elementi che solo una grande tela può accogliere (Guernica).
Vi proponiamo cinque dipinti di grandi dimensioni che hanno fatto la Storia dell’Arte.
Guernica, Pablo Picasso (cm 351 x 782)
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Guernica è uno dei capolavori di Pablo Picasso ed è stata realizzata nel giugno 1937. Picasso realizzò questo imponente dipinto su tela (3,5 metri di altezza e 7,8 metri di larghezza) in soli due mesi e lo espose nel padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi. Picasso ha qui raffigurato le atrocità e le tragedie causate della guerra, in riferimento al massacro della città basca di Guernica durante la guerra civile spagnola. Guernica rappresenta un grande messaggio contro la guerra – e di quali devastazioni porti, e le sue dimensioni amplificano sicuramente questo potente messaggio.
L’incoronazione di Napoleone, Jacques-Louis David (610×970 cm)
Tra i dipinti di grandi dimensioni non potevamo sicuramente omettere la colossale opera “L’incoronazione di Napoleone” di Jacques-Louis David. È un dipinto a olio su tela che misura ben 610×970 cm, realizzato tra il 1805 e il 1807 oggi conservato nel Musée du Louvre di Parigi. Il dipinto rappresenta il momento dell’incoronazione di Napoleone Bonaparte (raffigurato al centro) e di Giuseppina di Beauharnais, il 2 dicembre 1804. Gli ottanta personaggi qui rappresentati sono tutte persone realmente esistite. Dal vivo questa è un’opera realmente sontuosa ed emozionante. Una copia è conservata anche alla Reggia di Versailles, un’altra copia è conservata nella Oldway Mansion di Paignton nel Devon.
Il martirio di San Pantalone, Gian Antonio Fumiani (443 metri quadrati)
Tra i dipinti di grandi dimensioni, spicca il monumentale capolavoro di Gian Antonio Fumiani che celebra il trionfo di San Pantaleone. Questo in effetti è il “Re” in fatto di dimensioni: è il più grande dipinto su tela del mondo e si trova a Venezia. La prima parola che ci viene in mente ammirando questo capolavoro in direzione del soffitto è: “magnificenza”. All’apparenza sembra un affresco: in realtà è un mastodontico dipinto olio su tela ottenuto unendo 40 tele tra di loro. La sua misura ha dell’incredibile: 443 metri quadrati di capolavoro. L’opera ripercorre i momenti salienti del martirio di San Pantaleone. Il pittore veneziano Gian Antonio Fumiani impiegò più di venti anni, dal 1680 al 1704, per realizzarlo.
Il Paradiso, Tintoretto (745×246 cm)
Uno dei più grandi dipinti al mondo – su tela (telero) – è Il paradiso di Jacopo Robusti, detto il Tintoretto. Questa è un’opera monumentale ed occupa l’intera parete nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Venezia. Le sue dimensioni sono: 7 metri di altezza per 22 in larghezza. Questo immenso capolavoro raffigura appunto “il Paradiso” e venne realizzato nello studio di San Marziale, con l’aiuto della bottega del Tintoretto – in particolare del figlio Domenico, che si occupò poi dell’importante lavoro di unione delle tele in loco. Il grande dipinto è incentrato sulla figura di Cristo Pantokrator. Un’opera incredibile da ammirare in ogni suo dettaglio.
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La ronda di notte, Rembrandt, (359 X 438 cm)
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Dipinti di grandi dimensioni
La Ronda di notte (De Nachtwacht) è un capolavoro del maestro olandese Rembrandt van Rijn. È un dipinto olio su tela che misura 359×438 cm, realizzato nel 1642 e oggi conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam. Quest’opera rappresenta il capitano Frans Banning Cocq, con il suo luogotenente Willem van Ruytenburgh, nel momento in cui impartisce l’ordine di iniziare la marcia. Questo dipinto inizialmente era chiamato “La compagnia di Frans Banning Cocq e Willem van Ruytenburch” e successivamente è stato ri-soprannominato come “La Ronda di notte” per lo sfondo scuro che da subito l’impressione di una scena notturna. Questo è un capolavoro assoluto (è il più grande ritratto dell’epoca barocca olandese) e colossale: sia per via delle dimensioni grandissime ma soprattutto per l’eccezionale uso della luce.