L’Ottocento e il Mito di Correggio, 14 Novembre 2020 – 14 Febbraio 2021, Parma, La nuova Pilotta
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L’Ottocento e il Mito di Correggio
Dal 14 Novembre 2020 al 14 Febbraio 2021, La nuova Pilotta (Parma) ospiterà la mostra “L’Ottocento e il Mito di Correggio”. L’esposizione vuole omaggiare due importanti figure della storia di Parma: Maria Luigia d’Asburgo, Duchessa di Parma, e l’incisore Paolo Toschi. Per l’occasione, La Rocchetta – quinta ma anche protagonista di questa esposizione – ha reinventato i suoi spazi.
La Rocchetta Viscontea e Maria Luigia
La Rocchetta Viscontea rappresenta il nucleo più antico della Pilotta. La sua realizzazione è avvenuta tra il XIV e il XV secolo. Nell’Ottocento una parte fu concessa all’Accademia di Belle Arti (oltre il Salone che aveva in uso dalla metà del Settecento). In questi ambienti furono collocate le pale del Correggio che erano state “staccate” dalla loro collocazione ideale originaria dopo le spoliazioni napoleoniche. Oggi qui troviamo i capolavori ottocenteschi della produzione parmense: pitture mitologiche, religiose, fino alla ritrattistica e alla pittura di paesaggio.
Capolavori in Mostra
Si potranno ammirare alcuni preziosi e meravigliosi capolavori del Correggio: “La Madonna con la scodella” e “la Madonna di San Girolamo” e le due tele provenienti dalla Cappella del Bono. Un piccolo excursus per capire le opere in mostra: in questa sede, il lavoro magistrale di ampliamento fu avviato nel 1821 e terminano tra il 1835 ed il 1838. Ad unire il grande maestro Correggio e i capolavori ottocenteschi è stato Paolo Toschi, incisore raffinato, architetto e direttore dell’Accademia delle Belle Arti, fondata nel 1757 dal duca Filippo di Borbone, poi fortemente sostenuta dalla Duchessa.
Da allora questa sede ha accolto e si è ampliata di opere di grandi maestri che oggi possiamo ammirare: le due monumentali tele di Giuseppe Molteni, Francesco Scaramuzza rappresentata da una monumentale Silvia e Aminta. E ancora: il San Giovanni Battista di Francesco Scaramuzza e il David con la testa di Golia di Enrico Barbieri, alcune tele di Alberto Pasini.
Il Direttore Simone Verde, ha deciso che questa mostra diventerà una sezione definitiva e permanente della grande pinacoteca della Nuova Pilotta. Alle pareti resteranno le opere con i relativi pannelli espositivi, mentre l’ampio corredo documentario di approfondimento e confronto proposto dalla mostra temporanea resterà documentato dal catalogo scientifico dell’esposizione.
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