Milano. Dopo oltre sette mesi di chiusura al pubblico, la chiesa di San Maurizio riapre al pubblico il 9 ottobre, grazie ai volontari del Touring Club.
“La Sistina di Milano”
Nella città meneghina ci sono luoghi poco conosciuti ma che sono dei piccoli capolavori da ammirare in ogni dettaglio. Uno dei gioielli di questa Milano da scoprire è la chiesa di San Maurizio in corso Magenta. Questa chiesa presenta un’inaspettata sorpresa al suo interno: tutte le parti interne sono dipinte e molti affreschi alle pareti sono stati realizzati da Bernardino Luini, che ci lavorò con la sua scuola dal 1522 al 1529. Uno spettacolo per gli occhi che vale il soprannome “la Sistina di Milano”.
La riapertura di San Maurizio
Dal 9 ottobre si potrà visitare nuovamente la chiesa di San Maurizio grazie all’iniziativa “Aperti per Voi” portata avanti dai soci volontari del Touring Club. L’orario di apertura al pubblico è dalle ore 9.30 alle 16.00, dal venerdì alla domenica. L’ingresso è dal Civico Museo Archeologico di Milano (corso Magenta 15). Per rispettare le norme di prevenzione dal COVID-19, saranno fatti entrare dieci visitatori ogni 30 minuti. La prenotazione non è obbligatoria.
Un po’ di storia
La Chiesa di San Maurizio sorge sui resti del circo romano. Le prime notizie di questo edificio sacro risalgono al 823 ma solo nel secolo successivo prese il nome di San Maurizio, quando nel 964 l’imperatore Ottone I donò una reliquia del santo alla chiesa. Nel 1503 iniziò la costruzione della Chiesa così come oggi la vediamo e fu conclusa nel 1509. Successivamente fu chiamato Bernardino Luini per le ultime decorazioni. All’interno oggi troviamo ancora i ritratti di Ippolita Sforza, moglie di Alessandro Bentivoglio, che erano allora i proprietari dell’omonimo palazzo sito in Piazza S. Giovanni in Conca, e che probabilmente furono i mecenati della decorazione della chiesa di San Maurizio.
La proprietà passò nel 1864 al Comune e il cenobio – diviso in due parti – fu destinato ad una caserma dei pompieri e alle scuole comunali – mentre all’interno fu disposto un Museo Archeologico. Un restauro – assolutamente necessario – è stato avviato nel 1985 e successivamente dal 1997 al 2015 sono stati realizzati una serie di grandi interventi di restauro grazie al prezioso (e unico) contributo della Banca Popolare di Milano.
I meravigliosi dipinti della chiesa di San Maurizio
Appena si entra in questa chiesa, ci si rende conto perchè è stata soprannominata la “Sistina di Milano”: dipinti ovunque che lasciano senza fiato. I primi lavori di decorazione dovrebbero essere iniziati quando si conclusero i lavori di costruzione – quindi 1510-11-. Questa serie di dipinti non hanno ancora un’attribuzione certa – probabilmente i tondi del matroneo sono di mano di Boltraffio.
Di grande qualità sono i dipinti realizzati in un secondo momento da Bernardino Luini. Non si sa esattamente quando iniziò a dipingere la chiesa ma si può ipotizzare che sia coinciso con il 1522 – cioè quando Alessandra, una delle figlie di Alessandro Bentivoglio e Ippolita Sforza, divenne una monaca benedettina del convento di S. Maurizio – da qui la commissione da parte della famiglia Sforza per la decorazione della chiesa. I dipinti oggi incantano il visitatore, insieme alla struttura elegante della chiesa. Questa Chiesa è un gioiello da scoprire ed ammirare in tutti i suoi dettagli.
San Maurizio al Monastero Maggiore – Corso Magenta 15, Milano
Aperto dal venerdì alla domenica dalle ore 9,30 alle 16
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