La Luna nell’Arte. 5 dipinti al chiaro di Luna: da Turner a Magritte

La Luna nell’Arte

Era la notte tra il 20 e il 21 luglio 1969, quando sulla Luna arrivò, per la prima volta, l’Uomo. Dall’Apollo 11, Neil Armstrong fu il primo a mettere piede sulla Luna, seguito da Buzz Aldrin :  “un piccolo passo per l’uomo e un grande passo per l’umanità”: “One small step for a man, one giant leap for mankind“. Nella Storia dell’Arte, la Luna è sempre stata celebrata dagli artisti: tra sogno e mistero, tra allegoria e simbologia. Ecco 5 quadri per omaggiare la Luna nell’Arte.

William Turner, Pescatori in mare

William Turner, Pescatori in mare (Fishermen at sea), olio su tela (91,5×122,4 cm), realizzato nel 1796. Conservato al Tate Britain di Londra.

Con questo dipinto di Turner siamo difronte al tema della Natura – nella sua forza e talvolta nella sua impetuosa e ammaliante brutalità. Ed ecco la brillante e potente Luna che illumina la piccola imbarcazione di pescatori al largo dell’Isola di Wight. Le figure, sull’imbarcazione e sugli scogli – sono piccole a confronto della forza di questo mare, appena illuminato dal chiaro di Luna – una luce ben più potente della fioca lanterna sulla barca. La forza della Natura ancora una volta ci sovrasta nelle opere di Turner: è lo “Sturm und Drang”. La tela è conservata nella Tate Britain di Londra.

Caspar David Friedrich, Un uomo e una donna davanti alla luna

Caspar David Friedrich, Un uomo e una donna in contemplazione della luna, 1819, olio su tela, cm 34 X 44. Berlino, Alte Nationalgalerie

Dallo Sturm und Drand al Romanticismo il passo è breve. Ecco un dipinto romantico e simbolico di Friedrich sul tema della “Luna nell’Arte”. La notte diventa il momento della riflessione, della spiritualità. Troviamo in questo dipinto elementi che rimandano al tema spirituale rappresentato con un’ombra di inquietudine: la quercia squarciata, gli alberi spogli. Le due figure ammirano la luminosa luna – rimandando al tema – molto caro per Friedrich – della forza e magnificenza della natura a confronto con l’uomo. Molte sono state le interpretazioni per quest’opera – sia in chiave politica che religiosa. Gli elementi presenti nel dipinto hanno infatti una forte simbologia: l’imbrunire rappresenta la vecchiaia, l’albero squarciato ormai senza foglie rimanda alla morte mentre quello sulla sinistra, la vita. Infine il sentiero rappresenta il cammino dell’uomo.

Marc Chagall, Il paesaggio Blu

Marc Chagall, Le paysage bleu, 1949. Wuppertal, Von der Heydt Museum © VG Bild Kunst, Bonn ; Photo © ARTOTHEK © Adagp, Paris 2019

Lasciamoci ora avvolgere dall’intensità di questo quadro che cattura – nella dimensione onirica di Chagall – la forza del romanticismo in una visione intima, al chiaro di luna. Eccoci immersi da quel blu intenso – il colore di Chagall – che lo stessa artista definisce come qualcosa che è più di un semplice colore :“Un’anima blu irrompe nei miei quadri”. Il mondo pittorico di Chagall si nutre di poetica, di rimandi culturali, di simbologia e magia onirica che qui ritroviamo in una visione romantica – in un bacio dolcissimo e in un abbraccio stilizzato da due mani.

René Magritte, I Misteri dell’Orizzonte

René Magritte, I misteri dell’orizzonte (in francese Les mystères de l’horizon), olio su tela, dipinto nel 1955. È conservato in una collezione privata.

Lasciamo la parola a Magritte che in riferimento a questo dipinto scrisse: “Ogni uomo ha la sua luna. Quando pensa, pensa alla sua luna. Ognuno ha la sua luna, eppure c’è una luna sola. Questo è un problema filosofico: come dividere l’unità. Il mondo è un’unità, eppure, quest’unità può essere divisa. Questo è un paradosso prodigioso. Perciò lo chiamo il capolavoro. È un paradosso e dobbiamo accettarlo. C’è una luna sola, ma ogni uomo ha la sua idea della sua luna, che è la stessa luna. […] Il pensiero ha un orizzonte, ed è un mistero che il pensiero abbia quest’orizzonte: e non spazio, non spazio infinito“.

Nicolas Poussin, Selene and Endymion

Nicolas Poussin Selene and Endymion, ca. 1630 oil on canvas - © Detroit Institute of Arts
Nicolas Poussin, Selene and Endymion, ca. 1630, olio su tela – © Detroit Institute of Arts

Con questo capolavoro di Poussin, esploriamo il tema della Luna nell’Arte nella sua rappresentazione simbolica e mitologica. L’uso drammatico di Poussin delle tinte chiare e vaporose crea delle sfumature poetiche e sottili appropriate a questa scena romantica e idealizzata. Nella mitologia greca, la dea della luna Selene era l’amante del mortale pastore Endimione; i loro incontri potevano svolgersi solo di notte. Poussin ha scelto di rappresentare il momento toccante in cui i due devono separarsi dal dio del sole che Apollo porta nel nuovo giorno, guidando il suo carro attraverso il cielo. La figura alata della Notte richiama la cortina dell’oscurità che proteggeva la coppia. L’artista ha lavorato per la maggior parte della sua vita a Roma, dove il suo lavoro è stato apprezzato da un gruppo illuminato di intellettuali raffinati e raffinati. Nel diciassettesimo secolo questo dipinto era di proprietà del cardinale francese Mazarin, che consolidò il potere della Francia durante i primi anni del regno di Luigi XIV.

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.