Canova e l’Antico: la grande mostra al MANN di Napoli

Il Canova ha avuto il coraggio di non copiare i greci e di inventare una bellezza,

come avevano fatto i greci: che dolore per i pedanti!

Per questo continueranno ad insultarlo cinquant’anni dopo la sua morte,

ed anche per questo la sua gloria crescerà sempre più in fretta.

Quel grande che a vent’anni non conosceva ancora l’ortografia,

ha creato cento statue, trenta delle quali sono capolavori!

Stendhal

Antonio Canova
Le Tre Grazie
San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage

“Canova e l’Antico”

“Canova e l’Antico”, una mostra imperdibile dedicata ad Antonio Canova con in esposizione oltre 110 lavori – di cui 12 marmi: dai calchi in gesso ai bassorilievi – dai dipinti ai disegni.  La mostra è ospitata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed è aperta al pubblico dal 28 marzo al 30 giugno 2019. La curatelia è stata affidata a Giuseppe Pavanello, tra i massimi studiosi di Canova ed è copromossa dal Mibac-Museo Archeologico Nazionale di Napoli con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo nell’ambito dell’importante protocollo di collaborazione che lega le due Istituzioni. La mostra è inoltre sostenuta della Regione Campania, con i patrocini del Comune di Napoli, della Gypsotheca-Museo Antonio Canova di Possagno e del Museo Civico di Bassano del Grappa ed è stata realizzata con la collaborazione di Ermitage Italia.

“Imitare, non copiare gli antichi”

“Imitare, non copiare gli antichi” per “diventare inimitabili” così dichiarava il Winckelmann, padre del neoclassicismo: e proprio questa preziosa indicazione fu un dogma per tutta la produzione artistica di Antonio Canova lungo. Le opere, e in particolare le sculture di questo maestro, ci emozionano tutt’oggi: moderne e antiche allo stesso tempo in una sublime dimensione della materia. Questa mostra è sicuramente una grande occasione per ammirare le opere di questo grande artista – in particolare troviamo opere difficilmente esposte insieme come alcuni delicatissimi grandi gessi quali l’Amorino Campbell e il Perseo Trionfante, restaurato quest’ultimo per l’occasione (già in Palazzo Papafava a Padova ) – entrambi da collezioni private – o il Teseo vincitore del Minotauro e l’Endimione dormiente dalla Gypsotheca di Possagno che ha concesso, in occasione di questa esposizione, prestiti davvero significativi.

La parola al Direttore

Il Direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli Paolo Giulierini ci spiega: “Se la scoperta di Ercolano e Pompei sono alla base della nascita del Neoclassicismo la figura di Canova ne è, forse, la massima espressione artistica. Riflettere poi sul fatto che “il moderno Fidia” trasse ispirazione dal patrimonio antico di Napoli, anche in termini di statuaria, e ricevette numerose commesse tanto da consentirci, oggi, di poter proporre un “itinerario canoviano”, fornisce la risposta al perché di una mostra di Canova all’Archeologico di Napoli, curata magistralmente da Giuseppe Pavanello. Cardine dell’esposizione è il nucleo di sculture proveniente dall’Ermitage, museo con il quale il MANN è legato da un protocollo quadriennale propiziato dalla lungimiranza di Maurizio Cecconi con l’ausilio di Villaggio Globale International. Per questo mi sento in dovere di ringraziare il professor Michail Piotrovskij, Direttore del Museo Statale Ermitage, e il curatore del dipartimento canoviano dottor Sergej Androsov.”

Informazioni Utili

Museo Archeologico Nazionale di Napoli Piazza Museo,19
80135 Napoli museoarcheologiconapoli.it – T: 081 4422149

Orari:

Aperto tutti i giorni (tranne il martedì)
ore 09.00 – 19.30
Le operazioni di chiusura iniziano alle 19.00

Biglietti

– intero: € 15.00
– ridotto: € 7.50
– gratuito per i minori di 18 anni – gratuito per tutti la prima domenica di ogni mese.
Per ulteriori agevolazioni e riduzioni, visita la pagina agevolazioni
del sito Mibac.

Prenotazioni ingresso e visite

a cura di Coopculture dall’Italia 848 800 288 – 848 082 408
dall’estero e da cellulare +39 06 399 67 050

dal lunedì al venerdì,
ore 9.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00
sabato ore 9.00 – 14.00 prenotazione obbligatoria per le scuole da febbraio a maggio.

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.