Alla Villa Reale di Monza: ANDY WARHOL. L’alchimista degli anni Sessanta

140 opere di uno degli assoluti maestri del Novecento che meglio ha saputo interpretare la società contemporanea.

Dal 25 gennaio al 28 aprile 2019, la Villa Reale di Monza ospita una mostra dedicata a uno dei protagonisti indiscussi dell’Arte del Novecento: Andy Warhol. L’esposizione dal titolo “ANDY WARHOL. L’alchimista degli anni Sessanta”, presenta al pubblico ben 140 opere del Re della Pop Art.

Warhol – Marilyn 1967 cm 91,4×91,4

Il Re della Pop Art a Monza

Monza. Per tre mesi, da gennaio ad aprile, Andy Warhol sarà il grande – e attesissimo – protagonista di Villa Reale. La mostra, curata da Maurizio Vanni, mette in luce 140 opere per ripercorrere la carriera artistica e creativa del Maestro della Pop Art: dalle sue opere iconiche come le serie dedicate a Jackie, Marilyn Monroe e John Kennedy, alle serigrafie degli oggetti quotidiani, dalle zuppe  Campbell al detersivo Brillo. Il titolo dell’esposizione “L’alchimista degli anni Sessanta” rimanda a quella abilità – propria del pittore e dell’alchimista – di trasformare la realtà nella sua espressione più alta.

L’esposizione è prodotta dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e dall’Associazione Culturale Spirale D’Idee in collaborazione con l’Associazione Culturale Metamorfosi, col patrocinio del Comune di Monza e della Regione Lombardia, con la partecipazione nel catalogo realizzato da Silvana Editoriale della The Andy Warhol Art Works Foundation for the Visual Arts.

La parola agli addetti al lavoro

“Certamente – afferma il curatore, Maurizio VanniWarhol era un artista che non si accontentava di ciò che veniva definita realtà, cercava una costante trasmutazione della materia nei suoi passaggi dalla fotografia iniziale alla seta (attraverso il processo serigrafico) verso un’ulteriore immagine su tela o su carta così simile, ma al tempo stesso, così difforme dalla precedente. Nelle serie dell’artista americano, la realtà veniva trasformata, fatta rinascere e virare verso qualcosa in cui tutti potevano riconoscersi: l’oggetto quotidiano che alludeva a qualcosa di altro rispetto alla sua funzione consueta pur rimanendo integro e riconoscibile”.

“In questa esposizione – ricorda Piero Addis, Direttore Generale della Reggia di Monza -, che rientra nell’ampio progetto di valorizzazione e promozione del compendio monumentale della Reggia di Monza, viene analizzata non solo la figura dell’artista ma anche il rapporto con la società dei consumi e l’evoluzione della cultura americana attraverso una selezione di opere della sua vastissima produzione, affiancate a quelle meno note. La Pop Art di Andy Wharol, come diceva egli stesso, “è amare le cose”. Adoro l’America…le mie immagini rappresentano i prodotti brutalmente impersonali e gli oggetti chiassosamente materialistici che sono le fondamenta dell’America d’oggi. E’ una materializzazione di tutto ciò che si può comprare e vendere, dei simboli concreti ma effimeri che ci fanno vivere”.

Il percorso espositivo si conclude con la proiezione dell’ultimo film girato da Andy Warhol del suo viaggio, nel maggio del 1982, da New York a Cape Code. Dopo Monza, l’esposizione “Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta” si sposterà in tre  palazzi storici pugliesi: il Castello Normanno Svevo di Mesagne, Palazzo Tanzarella a Ostuni e Palazzo Ducale a Martina Franca.

Self-Portrait, Screenprint on Curtis Rag Paper, 114.3×88.9cm

Informazioni Utili:

ANDY WARHOL. L’alchimista degli anni Sessanta

Monza, Reggia di Monza Orangerie (viale Brianza, 1)  25 gennaio – 28 aprile 2019

Orari: Martedì-venerdì, 10.00 – 19.00

Sabato, domenica e festivi, 10.00 – 19.30. Lunedì chiuso

Biglietti: Intero: €10,00    Ridotto: €8,00 (over 65, ragazzi 7– 18)    Ridotto convenzioni: €6,00

Gratuito: bambini fino a 6 anni; diversamente abili; giornalisti accreditati, Icom

Info: www.reggiadimonza.it

Photo Credit Copertina: Andy Warhol, Liza Minelli, 1978, Screenprint on paper, 121.9×111.7cm

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.