Una mostra dedicata a Giovanni Santi, il padre di Raffaello

La Galleria Nazionale delle Marche | Palazzo Ducale di Urbino – dal 30 novembre al 17 marzo – ospita un’interessantissima mostra dedicata a Giovanni Santi. L’esposizione dal titolo Giovanni Santi. “Da poi … me dette alla mirabil arte de pictura” , è un percorso di scoperta di un artista poliedrico, padre e il primo maestro di Raffaello.

L’artista dell’Oblio torna alla luce

Giovanni Santi, è un artista che per secoli è rimasto nell’ombra. Prima il giudizio negativo di Giorgio Vasari ed in seguito la grande carriera del figlio Raffaello, relegarono la produzione artistica di Giovanni Santi nel “dimenticatoio” – quasi fosse un’artista di poco conto, un artista cosiddetto “minore” – nonostante gli importanti studi di grandi storici dell’arte (come quelli di Ranieri Varese). Finalmente ora, con questa mostra, si va a scoprire un artista poliedrico, per secoli ignorato e lasciato nell’oblio che merita il suo spazio nelle pagine della storia dell’Arte.

Alla scoperta di Giovanni Santi

Le due curatrici – Maria Rosaria Valazzi e Agnese Vastano – hanno fatto con questa mostra un lavoro eccellente volto a restituire a Giovanni Santi la “giusta prospettiva storica che merita“. In mostra troviamo il manoscritto originario del suo capolavoro, la Cronaca rimata, proveniente dalla Biblioteca Apostolica Vaticana – a dimostrazione della sua poliedrica  personalità. In esposizione si potranno ammirare opere di grande impegno e capolavori di piccolo formato; per l’occasione il Vaticano ha prestato il prezioso San Girolamo, mentre altre opere provengono da musei nazionali e internazionali – dal National Gallery di Londra al Museo Puškin di Mosca -. Troviamo quindi un ricco corpus di opere volto a permettere al visitatore di ammirare e comprendere la produzione artistica santiana nella sua completezza.

Le opere in mostra

In occasione di questa mostra (e per tutta la durata dell’esposizione), il ciclo pittorico di Giovanni Santi e Timoteo Viti, concepito originariamente per il Tempietto delle Muse – e costituito da 8 tavole – sarà esposto nella sua collocazione originale al Palazzo Ducale di Urbino (gentilmente concesso in prestito da Palazzo Corsini in Firenze). Inoltre, per dare ai visitatori un excursus completo sul contesto artistico/pittorico coevo a Giovanni Santi, troviamo in mostra le opere di artisti a lui coevi: l’Annunciazione di Fano del Perugino o l’Angelo Musicante di Melozzo da Forlì del Vaticano o la pregiata scultura raffigurante la Madonna con Bambino dalla Pinacoteca Civica di Jesi di Domenico Rosselli. Infine, verrà messo a disposizione un itinerario per poter ammirare quelle opere di Giovanni Santi che oggi sono inamovibili e che si trovano in diversi siti culturali: dalla chiesa di San Domenico a Cagli alla Pinacoteca Civica di Fano.

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.