Una mostra per celebrare Winckelmann, il padre della moderna archeologia

Dal 9 novembre 2018 al 9 marzo 2019, i Musei Vaticano ospitano la mostra “Winckelmann. Capolavori diffusi nei Musei Vaticani“. Un’esposizione che omaggia l’importanza della figura di Johann Joachim Winckelmann – padre della moderna archeologia – e l’importante ruolo che hanno avuto le collezioni vaticane per i suo studi e i suoi celebri scritti.

Una mostra per il padre della moderna archeologia

In occasione dei centenari che celebrano la nascita (Stendal, 9 dicembre 1717) e la tragica morte (Trieste, 8 giugno 1768) del grande archeologo e storico dell’arte tedesco, i Musei Vaticani gli dedicano una mostra volta ad analizzare il ruolo cardine che hanno avuto per lui le collezioni vaticane. L’esposizione è articolata in un percorso di visita tematico diffuso – tra le collezioni antiche – egizie, etrusche, greche e romane – fino a quei capolavori di arte rinascimentale e barocca. L’esposizione è curata da Guido Cornini e Claudia Valeri.

Il percorso della mostra

Il percorso “diffuso” è un viaggio alla scoperta delle opere che hanno influenzato Winckelmann, qui accompagnate da un – sapientemente studiato – apparato didascalico con i commenti, riflessioni e illustrazioni dello storico tedesco. Nella Sala XVII della Pinacoteca troviamo esposte alcune sue produzioni letterarie – Geschichte der Kunst des Alterthums e Monumenti Antichi Inediti – gentilmente concesse dalla Biblioteca Apostolica Vaticana. Qui i visitatori potranno vedere un filmato che racconta il fervente clima culturale che il Winckelmann trovò nella città di Roma intorno alla metà del Settecento. Winckelmann arrivò in Italia nel 1755, e invece di rientrare in Germania – com’era nei suoi programmi – se ne innamorò e ci rimase per il resto della sua vita.

La parola al Direttore dei Musei Vaticani

Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani ha commentato “A conclusione delle tante iniziative volte a celebrare la gura di Johann Joa- chim Winckelmann, nell’occasione dei centenari che ne ricordano la nascita e la tragica morte (2017-2018), i Musei Vaticani hanno voluto omaggiare la gura del grande prussiano con una mostra che mettesse in evidenza il ruolo cardine che le collezioni vaticane hanno costituito per gli studi, per le teorie e per gli scritti del celebre archeologo tedesco. Si è deciso di farlo con un’esposizione “diffusa” che si snoda fra le tante e disparate raccolte di antichità: dall’egizia all’etrusca, alle collezioni greche e romane, ma anche in quelle universali opere di arte rinascimentale e barocca che furono largamente frutto degli interessi di Winckelmann.”

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Edizioni Musei Vaticani, con testi di Barbara Jatta, Guido Cornini, Claudia Valeri, Alessandra Rodolfo, Mario Cappozzo, Maurizio Sannibale, Eleonora Ferrazza, Giandomenico Spinola, Claudia Lega e Adele Breda.

Per maggiori informazioni: www.museivaticani.va

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.