I capolavori della Collezione Luigi e Peppino Agrati in mostra alle Gallerie d’Italia

Da mercoledì 16 maggio a domenica 19 agosto, le sale delle Gallerie d’Italia – Piazza Scala a Milano – ospitano le opere della collezione Luigi e Peppino Agrati, a seguito della decisione del Cav. Luigi Agrati di donare alla Banca l’intero complesso di opere. Un’occasione unica per ammirare i capolavori di una grande collezione Italiana: da Andy Warhol a Lucio Fontana.

I fratelli Agrati: la grande passione per l’Arte

La collezione d’Arte di Luigi e Peppino Agrati è costituita da un nucleo di 500 opere. La collezione è stata creata a partire dalla fine degli anni sessanta da Luigi e Peppino Agratidai sono stati due importanti industriali. Alla base delle loro scelte troviamo un grande intuito e una visionaria capacità critica che ha loro permesso di guardare oltre le mode e le tendenze del mercato del momento. Alla base di alcune scelte troviamo la passione di approfondire le novità che il panorama artistico nazionale ed internazionale offrivano – prediligendo spesso – in questo modo – artisti non ancora pienamente affermati (ma che saranno presto acclamati dalla critica come principali esponenti del ‘900). I due fratelli collezionisti sono andati spesso oltre l’opera d’arte – instaurando un rapporto di stima e amicizia con alcuni artisti.

Christo (Christo Javacheff) Gabrovo 1935 Wrapped Monument to Vittorio Emanuele (Project for Piazza del Duomo, Milano), 1970 matita nera, matite colorate, tela, spago, carta stradale, fotografia su masonite, 85 x 185,5 cm Collezione Luigi e Peppino Agrati

Giovanni Bazoli, Presidente di Intesa Sanpaolo, afferma: “La collezione Luigi e Peppino Agrati, una delle più importanti raccolte d’arte del secondo Novecento esistenti in Italia, entrerà a far parte delle collezioni di Intesa Sanpaolo grazie al gesto di straordinaria liberalità del Cavaliere del Lavoro Luigi Agrati. Una selezione significativa di opere di tale collezione è presentata al pubblico per la prima volta nelle Gallerie di Piazza Scala a Milano. Sarà un’occasione eccezionale per ammirare e confrontare capolavori inediti dell’arte italiana, europea e americana del Novecento. La mostra vuole essere anche un ricordo e un omaggio a Luigi Agrati che, insieme al fratello Peppino, ha dato vita a una collezione che si segnala a livello mondiale nel quadro delle raccolte d’arte private“.

Una collezione internazionale e visionaria

Luigi e Peppino Agrati hanno saputo costituire nel tempo una collezione articolata e visionaria – che oggi costituisce un punto di riferimento all’interno della storia del collezionismo italiano della seconda metà del Novecento. Troviamo in questa collezione anche opere Americane – in particolare dei principali esponenti della Pop Art – ad esempio Andy Warhol con il suo Triple Elvis – ed esponenti dei filoni concettuali e minimali come ad esempio Dan Flavin e Richard Serra. E ancora: gli anni sessanta agli anni ottanta di Cy Twombly; opere di Robert Rauschenberg ed artisti concettuali come Bruce Nauman e Joseph Kosuth. Uno dei punti di forza di questa collezione è la peculiare compresenza di opere di artisti italiani e americani. Tra gli artisti Italiani che troviamo in collezione, dobbiamo citare in primis Fausto Melotti, che insieme a Lucio Fontana è per i fratelli Agrati un punto di riferimento dell’arte italiana del Novecento. Dopo la morte di Peppino, il testimone è stato preso dal fratello Luigi che, con sua moglie, ha deciso di donare la raccolta ad Intesa Sanpaolo. E da questa donazione proviene il corpus di opere esposto alle Gallerie d’Italia.

Arte come rivelazione: la mostra alle Gallerie d’Italia

Questa mostra – Arte come rivelazione – è un’occasione per conoscere la collezione Agrati – per la prima volta presentata al grande pubblico. In esposizione troviamo una selezione di 74 opere di questa prestigiosa collezione – grazie alla disponibilità di Mariuccia Agrati, moglie del Cav. Luigi Agrati. Troviamo opere di artisti americani – Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Robert Rauschenberg e Christo  – e di artisti italiani –  Lucio Fontana, Piero Manzoni, Mario Schifano, Alberto Burri, Fausto Melotti. Dalla Pop Art all’Arte Povera; dalla Conceptual alla Land Art – le opere scelte per quest’esposizione permettono al visitatore sia di scoprire alcuni capolavori del ‘900 mai presentati al pubblico – sia di approfondire le evoluzioni, contaminazioni e intrecci dei diversi movimenti artistici che hanno dominato il panorama artistico del ‘900 – italiano e americano.  Questa mostra è curata da Luca Massimo Barbero con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli.
Andy Warhol Pittsburgh, Pennsylvania 1928 – New York 1987 Triple Elvis, 1963 acrilico, inchiostro serigrafato su tela, 208 x 152 cm Collezione Luigi e Peppino Agrati © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018

Arte come rivelazione significa presentare per la prima volta al pubblico una selezione rappresentativa di opere della raccolta Luigi e Peppino Agrati come dono visivo alla città, disvelando la sensibilità e l’amore per l’arte dei due collezionisti. Quando nel novembre del 1970, oggi noto come uno dei momenti epocali dell’arte contemporanea a Milano, Christo rimuoveva il telo bianco con cui aveva impacchettato il Monumento a Vittorio Emanuele II di piazza del Duomo per coprire il Monumento a Leonardo di Piazza della Scala, gli Agrati vivevano in diretta il grande evento. Peppino, entrando subito in contatto con l’artista, gli commissionò alcune opere per il giardino della sua villa in Brianza e fu tra i mecenati di Valley Curtain, uno degli interventi ambientali che hanno fatto conoscere Christo quale pioniere della Land Art. Questa appassionata presa diretta sui più importanti sviluppi dell’arte a loro contemporanea, significativamente esemplificata dal rapporto personale con Christo, si rispecchia anche nell’intenso dialogo con Fausto Melotti e nell’attenta e profonda comprensione di tendenze quali l’arte concettuale e il minimalismo, di cui il grande neon di Flavin, dedicato proprio a Peppino Agrati, è emblema. Le opere raccolte ci parlano oggi di un modo di concepire la collezione come rivelazione e arricchimento, come condivisione di un mondo possibile di immagini che incarnino il vivere contemporaneo”, commenta il curatore Luca Massimo Barbero.

Informazioni Utili

Arte come rivelazione. Dalla collezione Luigi e Peppino Agrati
Dal 16 maggio al 19 agosto 2018
Milano Gallerie d’Italia
Piazza Scala a Milano
Info: 800.167619
info@gallerieditalia.com
www.gallerieditalia.com/it/

Photo Credit: Lucio Fontana – Rosario di Santa Fé 1899 – Comabbio 1968 – Concetto spaziale. Attese,1965 – idropittura su tela – 130 x 195 cm – Collezione Luigi e Peppino Agrati © Fondazione Lucio Fontana, Milano by SIAE 2018

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.