Le Grotte di Catullo: gli antichi resti di una grande villa Romana sul Lago di Garda

Nella meravigliose cornice del lago di Garda, a Sirmione, incontriamo le Grotte di Catullo: sono i resti di una antica villa romana. L’area archeologica è aperta al pubblico ed è qui possibile visitare anche un piccolo – ma molto interessante – museo dedicato.

“Con quale gioia e felicità ti rivedo Sirmione” (Catullo)

Il poeta romano Catullo, in una sua celebre poesia, celebrava la bellezza di Sirmione e la sua gioia nel ritornare in questo luogo meraviglioso sul lago di Garda, in quella “Sirmione, gioiello delle penisole e delle isole”. E qui, nella splendida cornice del Lago e in una invidiabile posizione panoramica, troviamo i resti di una antica Villa Romana: quella che un tempo era grandioso Edificio signorile. Questo sito archeologico – con questi preziosi resti – rappresenta oggi  l’esempio più imponente di villa romana presente nell’Italia settentrionale. Questo edificio – o meglio, i suoi resti –  è stato ri-battezzato nel Rinascimento  “Grotte di Catullo”: per le cavità che si sono create con i ripetuti crolli e in memoria dei versi di Catullo. Oggi la villa occupa 2 ettari ed è circondata da un grande uliveto di 1500 piante. In quest’area archeologica – aperta al pubblico – nel 1999 è stato aperto un piccolo Museo che raccoglie reperti che provengono da Sirmione e dal basso Garda.

Trifora del Paradiso – photo credit: Riccardo Orsoni

 

 

 

 

 

 

Con quale gioia e felicità ti rivedo
Sirmione, gioiello delle penisole e delle isole,
fra tutte quelle che il duplice Nettuno accoglie nei
chiari laghi e nei vasti mari!
A stento credo di aver lasciato la Tinia
e le terre bitinie e di rivederti fuori da ogni pericolo.
…Salve, o bella Sirmione, gioisci del tuo signore;
e gioite voi, o Lidie onde del lago:
risuonate, risate tutte della casa.

Caio Valerio Catullo

 Una sontuosa villa romana sul lago di Garda: un po’ di storia

Questa grande villa romana fu costruita in età augustea (fine I secolo a.C.- inizi I secolo d.C), ha una pianta rettangolare (m 167 x 105) e si sviluppava su tre piani. E’ stata edificata su un edificio preesistente che fu demolito per lasciar spazio alla costruzione della nuova villa. Nel III questa grande villa fu abbandonata. L’edificio andò quindi in rovina ma vista la sua collocazione strategica – che permetteva un ottimo controllo visivo sul Lago – il sito fu inserito in una struttura difensiva. Poi le rovine della villa furono destinate ad essere una necropoli. Finalmente nel ‘800 iniziarono i primi scavi ma dobbiamo attendere il biennio 1947/49 per delle vere indagini in loco (dopo l’acquisizione pubblica del sito). Gli scavi riportarono alla luce quella che un tempo era stata una sontuosa villa romana, in una posizione sul lago che ancora oggi toglie il fiato per la sua bellezza.

Informazioni Utili:

Area archeologica delle Grotte di Catullo e Museo di Sirmione
Piazzale Orti Manara 4
25019 Sirmione (BS)
Tel. 030 916157 – Fax 030 9906002

PERIODO INVERNALE (a partire dal 25 ottobre 2015)
Giorni feriali: 8.30-17.00 (area archeologica); 8.30-19.30 (Museo)
Domenica e festivi: 8.30-14.00

PERIODO ESTIVO
Giorni feriali: 8.30-19.30
Domenica e festivi: 9.30-18.30

Photo Credit: Flickr @ David Blaikie

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.