“Canaletto 1697-1768”: la grande mostra al Museo di Roma

Dall’11 aprile al 19 agosto il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospita la retrospettiva  Canaletto 1697-1768”. La mostra è stata realizzata in occasione del  250° anniversario della morte del grande pittore veneziano e riunisce il più grande nucleo di opere di Canaletto mai esposto in Italia.

“Canaletto è uno dei più noti artisti del Settecento europeo. Con il suo genio pittorico ha rivoluzionato il genere della          veduta ‒ ritenuto fino ad allora secondario ‒ mettendolo alla pari con la pittura di storia e di figura,                                           anzi, innalzandolo a emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo.”

Le opere di Giovanni Antonio Canal in Mostra

Le Sale del Museo di Roma ospitano una grande retrospettiva dedicata al grande pittore – e incisore – veneziano Giovanni Antonio Canal noto come Canaletto. La mostra è curata da Bożena Anna Kowalczyk, una delle maggiori studiose di vedutismo veneziano. Sarà possibile ammirare ben 68 tra dipinti e disegni e documenti e alcuni celebri capolavori. Fari puntati su due grandi opere: Il Canal Grande da nord, verso il ponte di Rialto, e Il Canal Grande con Santa Maria della Carità (Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli di Torino) che vengono qui esposti – per la prima volta – con il relativo manoscritto (della Biblioteca Statale di Lucca) in cui troviamo i riferimenti della commissione e realizzazione dei due capolavori. Questa mostra offre al pubblico la possibilità di ammirare grandi capolavori e di poter approfondire la figura e la tecnica di questo grande artista veneziano – come ad esempio l’utilizzo della camera ottica per la realizzazione della prospettiva su tela.

La mostra “Canaletto 1697-1768”: le opere “prestate”

L’esposizione è stata realizzata grazie ad importanti prestiti di opere da parte di importanti musei del mondo, quali il Museo Pushkin di Mosca, il Jacquemart-André di Parigi, il Museo delle Belle Arti di Budapest, la National Gallery di Londra e il Kunsthistorisches Museum di Vienna. Anche i musei Italiani – in occasione di questa mostra – hanno prestato alcune opere: il Castello Sforzesco di Milano, i Musei Reali di Torino, la Fondazione Giorgio Cini – Istituto per il Teatro e il Melodramma e le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Galleria Borghese e le Gallerie Nazionali d’arte Antica Palazzo Barberini di Roma. Questa mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – con l’organizzazione di Associazione Culturale MetaMorfosi e realizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Informazioni Utili:

Museo di Roma, Piazza San Pantaleo, 10 e Piazza Navona, 2 – 00186 Roma – Tel. 060608 – Email: museodiroma@comune.roma.it – http://www.museodiroma.it

La mostra è aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 19.00
la biglietteria chiude un’ora prima – chiuso lunedì e il 1 maggio

Photo Credit: Canaletto – Venezia: La torre dell’Orologio in Piazza San Marco (particolare) – 1730 circa, The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Missouri. Purchase: William Rockhill Nelson Trust, 55-36. Photo Credit @ Melville McLea

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.